il caso

Dopo il coro «Duce, duce» all'Aeronautico: l'accusa di sindaco e giunta, la difesa di Belotti

Oggi pomeriggio (1 novembre), dalle 16.30 alle 19, è anche previsto un presidio all'esterno del liceo, organizzato dal collettivo Bergamo Antifascista

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Il coro «Duce, duce…», con cui alcuni studenti dell’Istituto Aeronautico Locatelli hanno inneggiato al preside Giuseppe Di Giminiani, ha sollevato un polverone a Bergamo, che ha provocato reazioni all’interno degli ambienti più diversi. Politici, associazioni, collettivi, sindaco e giunta comunale hanno infatti stigmatizzato duramente quanto emerso dal video pubblicato venerdì scorso (29 ottobre) da Wired.

Il filmato in questione, ripreso lunedì 25 ottobre, riprende Di Giminiani mentre saluta i maturandi nel cortile della scuola in via Carducci e, siccome era anche il giorno del compleanno del preside, gli studenti hanno pensato bene di rispondere con un coro che inneggiava al Duce. Una gazzarra alla quale il dirigente scolastico ha reagito sollevando il braccio. Per il collettivo Bergamo Antifascista si è trattato di un saluto romano, ma questa ricostruzione è stata seccamente negata dall’avvocato Emiliano D'Andrea, che ha spiegato come il suo assistito abbia semplicemente salutato gli alunni senza che il braccio fosse completamente teso. Il legale ha anche invitato tutti a evitare di strumentalizzare il fatto.

Al di là delle interpretazioni, a lasciare stupiti è come in una scuola si possa lanciare un coro con chiari riferimenti fascisti senza che nessuno, nell’immediato, intervenga per zittirlo. Ma che anzi si cerchi di derubricarlo sotto la definizione di goliardata.

Nel merito dell’episodio sono intervenuti il sindaco Giorgio Gori e la giunta. «Stigmatizziamo i cori e i gesti fascisti che hanno caratterizzato la cerimonia di consegna dei diplomi al Liceo Aeronautico di Bergamo – scrivono -, documentati dalle immagini pubblicate da Wired. Avevamo aderito alla richiesta di patrocinio della cerimonia da parte del Comune, come segno di fiducia nonostante le vicende che già in passato hanno visto l’Istituto al centro di vicende giudiziarie. Questa fiducia è stata gravemente tradita. I fatti documentati da Wired ci muovono a richiedere l’intervento urgente da parte delle Autorità competenti».

«La vicenda – conclude la nota -, assolutamente inquietante, solleva a nostro giudizio forti riserve sulla conservazione della parificazione dell’Istituto Aeronautico alle scuole statali, parificazione di cui il rispetto della Costituzione è il presupposto inderogabile». Oggi pomeriggio, dalle 16.30 alle 19, è anche previsto un presidio all'esterno del liceo, organizzato dal collettivo Bergamo Antifascista.

A difesa del preside Di Giminiani, degli studenti e dell’intero Istituto è intervenuto il deputato leghista Daniele Belotti, pubblicando altri due video che dimostrerebbero come il dirigente scolastico non faccia alcun saluto romano prima del coro «Duce, duce» e come il clima fosse scherzoso.

«Possibile che adesso si veda il pericolo fascista ovunque, persino in un clima festoso e goliardico con degli studenti? – commenta Belotti - Possibile che i sinistri radical chic della Lista Gori e del Pd e opinionisti da salotti snob alla Gigi Riva facciano da megafono alle visioni di nuclei antifascisti salvo poi diventare afoni quando gli stessi spaccano vetrine o aggrediscono gazebo o sedi leghiste?».

Dai video pubblicati, secondo Belotti, emergerebbe chiaramente il rapporto di confidenza che Di Giminiani è riuscito a instaurare con gli alunni. «Partecipo da una decina d’anni alle cerimonie-spettacolo che il Liceo Locatelli organizza al Palacreberg per la consegna dei diplomi – aggiunge -. Quello che colpisce sono i sinceri attestati di gratitudine che gli studenti rivolgono proprio al preside. Ecco il perché del clima scherzoso nel ritrovo di lunedì, in cui prima del famigerato coro c’è pure un “nudo, nudo” rivolto ancora al preside che scoppia a ridere. Il “duce, duce” è stato inopportuno e sbagliato? Sì, ma non facciamone un dramma, perché non è certo per un episodio simile che si mette a rischio la democrazia».

Daniele Belotti continua mettendo in evidenza come anche il presunto saluto romano, «un movimento che potrebbe essere equivocato, da vedere però al Var», sia avvenuto prima del coro «Duce, duce». E che quindi sia stato strumentalizzato.

«Come chiunque può vedere (ma serve una certa obiettività che non sempre nei salotti radical chic è presente) il preside durante il coro pare imbarazzato tanto da accennare di rientrare nell’edificio – conclude il deputato -. Sarebbe questa l’apologia al fascismo? Ma non scherziamo per favore. E lo dico, ancora una volta, da figlio di un partigiano (quelli veri non quelli dell’attuale Anpi che purtroppo è diventata una costola dei centri sociali): il pericolo per la democrazia non sono certo un gruppo di studenti festosi che fanno un coro (stupido) o un presunto (ma inesistente) cenno di saluto romano da parte di un preside per altro imbarazzato».

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