Edificio storico

L'istituto delle Poverelle in vendita a 8 milioni di euro, un immobile ambito ma con tante incognite

Diverse le ipotesi per un progetto di rilancio: i vincoli e le incertezze di un sicuro ritorno economico frenano gli imprenditori interessati

L'istituto delle Poverelle in vendita a 8 milioni di euro, un immobile ambito ma con tante incognite
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Il palazzo delle Suore Poverelle in via San Salvatore in Città Alta, di proprietà dell'Istituto Palazzolo, è in vendita per otto milioni di euro.

In tanti lo vorrebbero acquistare, per farci un ristorante, un albergo o delle residenze. Ma nessuno si decide, anche perché di mezzo ci sono una serie di incognite, legate alla pianificazione di un'attività di successo, ma anche ai vincoli di un edificio storico come questo, nel quale per diversi interventi ci vorrebbe il via libera degli enti preposti. Tra gli interessati, ci sono molti imprenditori bergamaschi, tra cui, pare, anche qualche importante famiglia.

I dettagli dell'immobile

A riportarlo oggi (venerdì 20 ottobre) è il Corriere Bergamo, che spiega anche come un compratore al momento non ci sia ancora, nonostante il molto interesse che la costruzione ha suscitato tra chi l'ha potuta visitare, anche durante l'evento a porte aperte organizzato dal Fai.

All'inizio, l'immobile era stato immesso sul mercato per un valore oscillante tra i 12 e i 15 milioni, che però comprendevano anche i costi del restyling. Con i suoi 6.600 metri quadrati, suddivisi in tre piani, l'ipotesi più plausibile è che lo si trasformi in un insieme di residenze, anche perché come ristorante e hotel comporterebbe dei costi e degli impegni nella gestione.

Le incognite per i compratori

L'area, tra l'altro, è sottoposta a tutela paesaggistica e quindi chi intraprendesse questa avventura economica rischierebbe di spendere molto, senza avere la certezza di un ritorno per i suoi sforzi. Nel caso si volesse realizzare un parcheggio per una futura destinazione abitativa, inoltre, si deve tenere conto che nel giardino sono stati ritrovati reperti storici medievali, per cui eventuali lavori potrebbero incontrare degli ostacoli.

Certo è che, dati i costi dei parcheggi nelle vicinanze, invece adesso chi riuscisse a realizzarlo porterebbe un valore aggiunto all'immobile, tenendo conto che il terrapieno si trova vicino a via Salvecchio. La partita, quindi, resta aperta anche se chi se lo aggiudicherà dovrà ponderare bene il progetto di rilancio dell'edificio.

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