Nella Bassa preoccupa il consumo di suolo, Coldiretti: «Milioni di metri quadri occupati»
L'allarme dal presidente Alberto Brivio, che in occasione della Giornata provinciale del ringraziamento ha parlato del futuro
La media e bassa pianura bergamasca "presa d'assalto" dall'esteso consumo di suolo. È quanto preoccupa Coldiretti Bergamo, che ha trattato questo (e altri) argomenti nel corso della Giornata provinciale del ringraziamento, organizzata lo scorso fine settimana a Treviglio. Oltre alla riduzione del suolo coltivabile, temi fulcro della manifestazione sono stati i cambiamenti climatici e i cibi sintetici.
Il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio, intervistato da L'Eco di Bergamo, ha fatto il punto sulla questione che riguarda il consumo di suolo in Bergamasca - che si trova peraltro in cima alla classifica nazionale. Le conseguenze sono ciò che preoccupano maggiormente: capacità di autoapprovvigionamento alimentare dimezzate e speculazioni immobiliari in primis.
Le strutture logistiche sono i principali attori di questa "battaglia" (due milioni di metri quadrati di terreno fertile occupati), insieme a Brebemi e Alta Velocità (cinque milioni di metri quadri complessivi), ma anche la futura Treviglio-Dalmine, per cui Coldiretti chiede di intervenire al più presto almeno per salvaguardare aspetti economici e sicurezza alimentare.
«L'aspetto più inquietante - ha aggiunto Brivio - è che altre richieste di insediamenti logistici e trasformazioni edilizie sono già sul tavolo di molti Comuni senza una dovuta programmazione, anche se va notato che la Provincia ha rivolto sul tema un'attenzione maggiore rispetto agli anni passati». Se la Bergamasca non riuscisse a rispettare la soglia minima di autoapprovvigionamento - ha sottolineato Brivio - il rischio è diventare «succubi della speculazione commerciale internazionale».
La Giornata provinciale del ringraziamento si è tenuta ieri, domenica 13 novembre, a Treviglio. Da piazza Cameroni una sfilata di un'ottantina di mezzi agricoli ha raggiunto il centro storico, dopo aver percorso la circonvallazione. In piazza Manara, invece, sono stati allestiti gazebo dei produttori, tra cui uno di Coldiretti dove era possibile firmare una petizione contro l'uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia.