Ora è ufficiale: l'aeroporto di Orio al Serio ha toccato quota 17 milioni di passeggeri
Lo scalo bergamasco chiude l'anno infrangendo (come annunciato) un record storico: ha registrato un milione in più rispetto al 2023
L'aeroporto di Orio al Serio infrange un nuovo record, storico: oggi, lunedì 23 dicembre, ha toccato quota diciassette milioni di passeggeri. Un traguardo che rispecchia l'andamento del traffico nel 2024, complice anche l'ampio network di collegamenti che nel corso della programmazione estiva ha offerto 154 destinazioni in quarantadue Paesi.
Erano sedici milioni nel 2023
La quota di passeggeri che lo scalo bergamasco raggiungerà a fine anno conclude una fase di ripresa del traffico aereo, iniziata dopo il biennio 2020-2021 segnato dalla pandemia, maturato in modo più significativo già nel corso del 2022 e proseguita nel 2023, quando è stata sfiorata la quota di sedici milioni.
Nel corso degli anni, l'aeroporto ha ricevuto anche diversi riconoscimenti in termini di qualità e apprezzamento, primo fra tutti quello di Aci World quale migliore aeroporto nella categoria tra i cinque e i quindici milioni di passeggeri (nel 2021 e nel 2022), mentre nel 2024 ha ricevuto l'attribuzione del livello 1 della certificazione relativa alla gestione della clientela.
A ciò si aggiunge l'assistenza ai passeggeri a mobilità ridotta, che sono passati dai 72 mila del 2023 agli 87 mila del 2024, +21 per cento. Al consolidamento del traffico passeggeri ha corrisposto la realizzazione delle opere finanziate interamente da Sacbo, previste nel Piano industriale 2023-2027 che prevede investimenti per 203 milioni di euro.
Indagine epidemiologica e campo fotovoltaico
«A innalzare ulteriormente qualità e sicurezza - ha affermato Giovanni Sanga, presidente Sacbo - contribuirà l'ampliamento del terminal passeggeri con le nuove aree dedicate al check-in e ai controlli di sicurezza. In parallelo, Sacbo continua a perseguire il proprio obiettivo di sviluppo sostenibile, realizzando interventi di mitigazione a beneficio dei residenti prossimi allo scalo».
Sanga parla anche dell'indagine epidemiologica, promossa da Ats in collaborazione con l'Università Bicocca: «Procedono le attività relative all'indagine, che prevede il passaggio alla terza fase nel 2025 e il coinvolgimento dei residenti nelle zone limitrofe all'aeroporto».
«In armonia con il percorso di decarbonizzazione definito da Sacbo - conclude il presidente -, il 2025 vedrà l'ampliamento del parco dei mezzi elettrici a servizio di passeggeri e aeromobili e l'entrata in esercizio del campo fotovoltaico situato nel parcheggio remoto, in grado di fornire oltre il 10 per cento del fabbisogno elettrico annuo dello scalo. Un contributo green che si aggiunge alla quota del 55 per cento da fonti rinnovabili fornita dalla rete nazionale».
Mi piace l’odore del kerosene di mattina. profuma di… vittoria.
Invece di festeggiare i 17 milioni di passeggeri dovreste meditare sulle criticità della UNICA strada che porta all'aeroporto, domenica mattina ho pagato 38 euro il taxi dal centro di Bergamo all'aeroporto a causa di una coda infinita che aveva inizio già nel primo svincolo della superstrada. Si viaggiava a passo d'uomo ed il povero tassista non sapeva più come scusarsi per questo schifo di strada che da sempre crea problemi e che -sembra- nessuno di voi vuole risolvere . Dopo oltre 35 minuti di coda sono stato costretto a chiedere al tassista di lasciarmi al semaforo del sottopassaggio di Oriocenter e raggiungere a piedi l'aeroporto per non rischiare di giungere in aeroporto con ulteriore ritardo e perdere il volo. Dovreste vergognarvi...
è una vergogna vantarsi del record per un pollaio al posto di un aeroporto. passeggeri come bovini al controllo bagagli. operatori esasperati nel mettere in fila i passeggeri. una corsia per arrivare allo scalo. una vergogna