Nostalgia di casa

Ospiti a Pontirolo, sei profughi ucraini decidono di tornare in Polonia senza avvisare nessuno

L'episodio risale al 23 aprile: hanno raggiunto la Polonia sani e salvi, nella speranza di riuscire a fare ritorno in Ucraina a breve

Ospiti a Pontirolo, sei profughi ucraini decidono di tornare in Polonia senza avvisare nessuno
Pubblicato:
Aggiornato:

Non ce la facevano più a stare lontani da quella che, nonostante la guerra, considerano ancora la loro casa. Così sabato scorso (23 aprile), senza dire niente a nessuno, hanno abbandonato il centro di accoglienza di Pontirolo e si sono diretti in Polonia, Paese dal quale avrebbero sperato di poter rientrare in Ucraina compatibilmente con l’andamento del conflitto.

Protagonisti dell’accaduto, raccontato dai colleghi di PrimaTreviglio, sei profughi ucraini, di cui tre minorenni, spariti nel nulla per diverse ore prima di essere rintracciati solo in tarda serata. I sei rifugiati erano ospiti del centro polivalente "Sandro Pertini", ha spiegato l'Amministrazione comunale in una nota, e sabato erano stati accompagnati a Carugate per trascorrere la giornata in compagnia di altri connazionali loro amici. In serata avrebbero dovuto fare rientro a Pontirlo ma, al momento della partenza, dei sei (così come dei loro amici ucraini accolti a Carugate) non c’era più traccia.

«Immediatamente sono state attivate le mediatrici culturali, per capire il motivo di tale comportamento - ha spiegato il sindaco Gigliola Breviario -. Solo a tarda serata siamo stati informati che il gruppo era partito per fare ritorno in Polonia». Domenica sera (24 aprile) la conferma dell’arrivo in Polonia, sani e salvi.

Resta quindi vuoto, per il momento, il centro di accoglienza pontirolese. L'Amministrazione ha quindi deciso, contestualmente, d’interrompere la raccolta fondi "pro Ucraina", che ha raggiunto i 2.300 euro. «L'importo rimanente – conclude il sindaco -, dopo aver corrisposto un'erogazione in buoni spesa una tantum per le famiglie ospitanti profughi ucraini, rimarrà a disposizione per l'emergenza».

Seguici sui nostri canali