in preparazione ai lavori

Partite 900 lettere di esproprio delle aree che servono per il tram della Val Brembana

Per l'opera, il cui progetto esecutivo verrà approvato a fine mese, dovranno essere espropriati 90 mila mq di aree private

Partite 900 lettere di esproprio delle aree che servono per il tram della Val Brembana
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Sono già partite le notifiche per gli espropri agli oltre novecento soggetti privati, proprietari o comproprietari di terreni che destinati alla realizzazione della linea T2, che con i suoi 11,5 chilometri collegherà i Comuni tra Bergamo e Villa d'Almè in direzione Valle Brembana.

L'approvazione del progetto esecutivo, previsto entro la fine del mese con la definizione delle fasi di cantiere, è ormai alle porte e per questo le procedure per gli espropri delle aree pubbliche e private necessarie per realizzare l'opera hanno preso il via ora. Da poco si è aperto anche il cantiere a Valtesse in preparazione all'opera.

90 mila mq di aree private

I lavori richiederanno l'occupazione di aree sia pubbliche sia private per un totale di 439 mappali, di cui 108 di enti pubblici (Provincia e Comuni di Bergamo, Ponteranica, Almè e Villa d’Almè). Si tratta in totale di ottantamila metri quadri di aree demaniali e di novantamila metri quadri di aree private. Oltre a trentacinquemila metri quadri di aree occupate temporaneamente per eseguire i lavori e che poi verranno restituite.

Il valore

Il valore stabilito è dai 15 ai 30 euro al metro quadrato per le aree agricole, di 50 euro al metro quadro per quelle fabbricabili. Teb ha spiegato a L'Eco di Bergamo: «La maggior parte ha accettato l'indennizzo proposto».

Se qualcuno non accettasse, due sono le strade percorribili: «La prima è portare la pratica nella Commissione provinciale espropri per rideterminare il valore dell'area. Se anche in questa sede non viene trovato l'accordo tra il soggetto e Teb, si può fare ricorso alla Corte d'Appello. Oppure, ed è la seconda strada, il soggetto privato che non accetta il valore stabilito può fare richiesta di una commissione tecnica formata da un componente Teb, dal proprietario e da un terzo membro nominato dal Tribunale per trovare una nuova soluzione».

Come sta andando

Attualmente sembra però che questo complesso iter sia stato scelto solo da una parte minoritaria dei proprietari. Per le aree demaniali ne restano ancora due da acquisire: quella del capolinea di Almè (attuale deposito degli autobus Arriva) e quella in corrispondenza del casello di Petosino.

Commenti
Diego

In valle seriana il suo lo fa...alcune fermate sono un po distanti dal centro paese, ma utile senz'altro. Piuttosto cercherei di arginare il fenomeno dei " portoghesi" che è veramente sfacciato e vergognoso, e qui mi fermo altrimenti verrei qualificato come razzista.

Curzio De Leidi

Assurdo ma loro possono fare tutto.... Vergogna

Francesco Giuseppe

Per il giocattolo demagogico che non risolverà nulla, come i rondò di Valtesse, danni ai privati che, oltre all'esproprio, si troveranno il tram in casa. Assurdo.

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