Ironia o provocazione?

«Più pilu per tutti»: manifesti elettorali abusivi da "Qualunquemente" a San Pellegrino

Accanto ai cartelloni elettorali (quelli veri) ne sono comparsi alcuni che poco c'entravano con i volti dei candidati

«Più pilu per tutti»: manifesti elettorali abusivi da "Qualunquemente" a San Pellegrino
Pubblicato:
Aggiornato:

Passeggiata sul lungofiume, tabellone elettorale, volti noti. Un manifesto attira l'attenzione: «Un impegno concreto, più pilu per tutti». Al centro un uomo vestito di bianco, circondato da due ragazze in vestiti succinti.

Chi ha visto almeno una volta il film Qualunquemente, riconoscerà uno dei mantra del "Partito du pilu" di Cetto La Qualunque, corrotto imprenditore calabrese interpretato da Antonio Albanese in corsa alla poltrona di sindaco per mantenere l'illegalità del suo paese.

Non ci troviamo però nella Calabria del 2011 raccontata nella pellicola, bensì nella San Pellegrino Terme del 2023. Qui, accanto ai manifesti elettorali (quelli veri) ne sono comparsi alcuni che poco c'entravano con i volti dei candidati consiglieri e presidenti di regione.

manifesti-abusivi-sampe-1
Foto 1 di 3
manifesti-abusivi-sampe-2
Foto 2 di 3
manifesti-abusivi-sampe-3
Foto 3 di 3

«Basta con la disoccupazione, basta col carovita, basta con la giustizia» e ancora «Se continui a votare quelli che hai sempre votato, otterrai ciò che hai sempre ottenuto: una beata m...».

Un messaggio probabilmente di natura provocatoria, lanciato nel weekend in cui si deciderà il futuro governativo della Regione Lombardia, e che ha fatto il giro dei social attraverso un video girato da sconosciuti, scatenando l'ilarità generale. Ora i cartelloni dell'improbabile «Partito du pilu» non ci sono più: sono stati prontamente rimossi dai Carabinieri, dopo le segnalazioni dei cittadini.

Seguici sui nostri canali