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Più sicurezza, la Lega chiede i "Bolawrap" anche per la polizia locale di Bergamo

Sono lacci in kevlar che immobilizzano a distanza i malviventi. Da gennaio saranno a disposizione degli agenti di Brembate, Capriate e Boltiere

Più sicurezza, la Lega chiede i "Bolawrap" anche per la polizia locale di Bergamo
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Non soltanto agli agenti del Corpo intercomunale di Brembate, Capriate e Boltiere. I cosiddetti “Bolawrap”, i lacci in kevlar in grado d’immobilizzare a distanza i malviventi grazie a piccoli arpioni posti alle due estremità, dovrebbero essere dati in dotazione anche alla polizia locale di Bergamo.

È la richiesta che avanzerà la Lega presentando un ordine del giorno a Palazzo Frizzoni, in cui si chiede di avviare la sperimentazione di questi nuovi dispositivi, nel tentativo di «dare un contributo significativo alla questione sicurezza in città».

«Le azioni messe in campo dall’Amministrazione comunale non sembrano aver contribuito a migliorare la situazione, che addirittura è in fase di peggioramento – sottolinea il documento, a prima firma del consigliere Alessandro Carrara -. Residenti, commercianti e associazioni denunciano quotidianamente lo stato di pericolo e di degrado in cui versano alcune aree specifiche della città».

Un chiaro riferimento alla lettera scritta da alcuni bergamaschi (indirizzata perfino al Presidente della Repubblica) per chiedere che venga messo un freno allo spaccio, ai bivacchi e alla presenza di gente ubriaca che spesso urina a bordo strada, o viene coinvolta in risse nelle vicinanze della stazione ferroviaria.

Secondo i consiglieri del Carroccio i presidi mobili della polizia locale organizzati dall’assessorato alla sicurezza non hanno sortito i benefici sperati. «Concentrando gli interventi nella fascia mattutina e pomeridiana – sostengono -, non si è riusciti a risolvere nessuna delle problematiche che i cittadini segnalano al Comune».

È da tempo che la Lega ribadisce la necessità di dotare gli agenti della polizia locale di pistole al peperoncino, guanti anti-taglio, termoscanner e dissuasori di stordimento. Un tema che è tornato alla ribalta dopo la notizia che, da gennaio, i “Bolawrap” saranno a disposizione della municipale dei comuni di Brembate, Capriate e Boltiere.

«Tutte le proposte avanzate dalle opposizioni in questi mesi in termini di sicurezza sono state respinte – concludono i consiglieri leghisti - come la richiesta d’incremento dei sistemi di videosorveglianza, di recinzione di alcune aree particolarmente sensibili o la richiesta di dotare le forze di polizia locale di strumenti utili quali i taser».

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