Ponte tibetano più lungo al mondo a Dossena, assessori regionali in visita al cantiere
Sertori (Montagna), Terzi (Infrastrutture) e Magoni (Turismo) in Val Brembana hanno elogiato il progetto dell'Amministrazione
Gli assessori regionali a Enti locali e Montagna, Massimo Sertori, alle Infrastrutture e mobilità, Claudia Maria Terzi, e al Turismo e marketing territoriale, Lara Magoni, hanno visitato oggi (mercoledì 16 giugno) a Dossena il cantiere del ponte tibetano più lungo al mondo, una struttura a pedata discontinua e senza tiranti laterali che potrà essere attraversato solo con una imbragatura completa.
Lungo 505 metri e con un'altezza massima di 120 metri, collegherà il centro del paese con il roccolo della "corna bianca", sorvolando la cava di gesso. Una vista mozzafiato per i coraggiosi che lo affronteranno e che consentirà di ammirare i paesaggi suggestivi delle Prealpi Orobiche, con vista sulle vette dei monti Grigna, Gioco, Alben e Arera, fino al fondovalle di San Pellegrino.
«Questa Amministrazione - ha detto Sertori - ha deciso di realizzare un progetto emblematico per dimostrare come valorizzare la montagna, per fare attrazione turistica e mantenere la popolazione qui contribuendo all'economia locale. Un progetto organico che valorizza la straordinarietà di questi luoghi, che noi come Regione abbiamo sposato immediatamente. È stato bello vedere l'impegno e la voglia di un paese così piccolo come Dossena nel desiderio di rilanciare il proprio territorio, valorizzando la montagna».
Accanto al ponte, nel progetto di rilancio c'è la riscoperta delle antiche miniere di Dossena, chiuse nel 1981. «Per me un'emozione - ha ricordato l'assessore Terzi -, perché le avevo scoperte nel 2014 con il progetto di rivisitazione di questi spazi, quando ero assessore all'Ambiente. Sembrava un'utopia, ma questa oggi è una realtà concreta. È un'occasione di riscoperta della nostra storia, quando tutte le persone della zona erano coinvolte nel lavoro, fino ai bambini. Sarà importante anche per il nostro futuro, perché questi sono gli investimenti che ci permettono di tenere vivi questi paesi. Stiamo lavorando alla variante di Zogno (ma c'è un ulteriore ritardo nella fine del cantiere, ndr) perché la Val Brembana sia sempre più accessibile, il collegamento con Orio al Serio sarà quindi più contenuto in termini di tempo e distanza e ciò aiuterà questi paesi a programmare un futuro di sviluppo. Un plauso all'Amministrazione di Dossena e un ulteriore segno dell'attenzione di Regione Lombardia verso i suoi territori».
«Il ponte tibetano - ha commentato infine l'assessore Magoni - è un'opera dall'incredibile impatto mediatico: la sua unicità fungerà da cassa di risonanza per un turismo non solo locale ma anche di livello internazionale. Questi mesi difficili ci hanno insegnato quanto sia importante la comunicazione digitale: la sua forza sta nelle immagini, è immediata e raggiunge ogni angolo del mondo. Ecco perché il ponte tibetano dei record sarà protagonista del rilancio della Val Brembana grazie alla sua forza comunicativa, in grado di promuovere un'esperienza turistica unica nel suo genere. Il ponte è il fiore all'occhiello di una serie di misure che fanno parte di un Accordo di programma fortemente voluto da Regione Lombardia, che permetterà alla Val Brembana, a partire dalla vicina San Pellegrino, di diventare la valle del benessere e rimodulare completamente la sua immagine grazie a interventi di rilancio turistico e socio-economico».