cavilli normativi

Problemi all'impianto antincendio della galleria, slitta l'inaugurazione della variante di Zogno

Nella galleria Monte di Zogno, la più lunga del tracciato, servirebbe un impianto antincendio automatico, invece delle colonnine che sono state installate

Problemi all'impianto antincendio della galleria, slitta l'inaugurazione della variante di Zogno
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Sembrava cosa fatta il taglio del nastro della variante di Zogno entro la fine di giugno, in tempo per decongestionare il traffico di turisti e villeggianti diretti in Val Brembana per le vacanze estive. Invece, come riporta Corriere Bergamo, per l’inaugurazione di questa grande opera bisognerà attendere almeno un mese, forse tutta l’estate.

Nella galleria Monte di Zogno, lunga poco più di 2 chilometri, l’impianto antincendio realizzato con estintori e colonnine non sarebbe adeguato. Le norme vorrebbero infatti in quel punto un sistema automatico, fatto da tubi e rilevatori fissati alla volta della galleria che, in caso di fiamme, spruzzino acqua in tutta la sua lunghezza.

Resta quindi da capire se è possibile aprire prima la variante e poi procedere all’installazione di questo impianto, oppure se per ottenere la certificazione antincendio necessaria a dare il via libera agli automobilisti serva montare prima i tubi.

Questo intervento, oltre a dilatare i tempi del cantiere fin verso l’autunno, farebbe lievitare di circa 1 milione e mezzo il costo per la realizzazione del collegamento viario, arrivato negli anni a un totale di 76 milioni di cui 61 finanziati da Regione Lombardia.

«Più che la variante di Zogno pare il traforo del Monte Bianco – osservano tra il serio e il faceto il consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta e Giuseppe Miglio, referente per la Val Brembana di Bergamo in Azione -. Speriamo almeno che sia davvero l’ultimo intoppo, ma far perdere la stagione estiva turistica è un danno enorme. Serve voltare pagina alla svelta in Regione».

«Questo tipo di imprevisti devono e possono essere evitati – aggiungono Carretta e Miglio -, specie se stiamo parlando di un’opera che è attesa da decenni e in corso da anni con mille intoppi. Non sarà inaugurata entro giugno, ma speriamo di vederla fruibile entro la fine dell’estate per favorire anche il turismo montano che da sempre è disincentivato dal traffico del rientro. La montagna deve tornare ad avere il ruolo che merita, soprattutto dopo i mesi duri e dolorosi che stiamo vivendo. Regione si assuma le sue responsabilità per queste continue lungaggini».

Quando sarà aperta al traffico la variante, lunga circa 4,3 chilometri fino alla Madonna del Lavello, nella frazione di Ambria, consentirà a chi deve risalire la Val Brembana di evitare il passaggio nel centro abitato, eliminando lunghe code di auto a Zogno.

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