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Ecco il monumento alla Madonna de la Salette: conclusa la nuova viabilità di San Sosimo

Il monumento è stato svelato dal sindaco uscente Michele Jacobelli domenica scorsa, in occasione della festa della Beita

Ecco il monumento alla Madonna de la Salette: conclusa la nuova viabilità di San Sosimo
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La variante di San Sosimo, bretella che collega la Briantea con la strada provinciale degli Almenni tra i comuni di Palazzago e Mapello, ora può dirsi finalmente conclusa. Il nuovo collegamento stradale era stato aperto al traffico il 19 marzo scorso, ma è stato in occasione della festa della Beita, domenica 26 settembre, che il sindaco di Palazzago Michele Jacobelli ha potuto presentare ai cittadini il monumento dedicato alla Madonna de la Salette.

Per il primo cittadino, da dieci anni alla testa del comune tra l’Isola e la Valle Imagna, lo svelamento della scultura rappresenta il coronamento di un sogno, oltre che di una promessa fatta alla comunità nel 2018. «L'Amministrazione comunale ha voluto questo monumento – ha spiegato Jacobelli - per esprimere il sentimento di comune riconoscenza verso la Madonna de la Salette, simbolo della nostra religione cristiana, della tradizione e della cultura popolare». Il sindaco nel proprio discorso ha voluto ringraziare anche le tante persone presenti alla cerimonia, tra cui i cittadini della Beita, di San Sosimo, di Gromlongo e le associazioni di Palazzago.

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I ringraziamenti sono andati anche alla giunta comunale, al presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, all'assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi, alla senatrice Simona Pergreffi e agli onorevoli Cristian Invernizzi, Alberto Ribolla e Daniele Belotti. «È anche in virtù della loro collaborazione se siamo riusciti finalmente a concludere la nuova viabilità di San Sosimo».

Il monumento è stato finanziato totalmente dalle ditte Officine Tironi (che hanno realizzato il manufatto in acciaio) e Colleoni Angelo Florovivaista (che ne curerà la manutenzione), è stato benedetto da don Giuseppe Mignani che ha ricordato «l'importanza della memoria di quello siamo e di quello che ci hanno tramandato i nostri cari, perché un paese che non ricorda è un paese destinato a perire».

La variante di San Sosimo

L’opera ha richiesto un investimento complessivo di circa 1 milione e 300 mila euro. «Per l’Amministrazione comunale è stato un impegno economico straordinario – si legge nella relazione di fine mandato -, con una spesa di 358 mila euro, che sommati alla Regione Lombardia per 270 mila, al Bacino Imbrifero Montano per 150 mila, alla Provincia per 80 mila, al Centro Commerciale di Mapello per 290 mila e ai Comuni di Mapello e Barzana rispettivamente per 90 e 30 mila, hanno coperto il costo complessivo. Aperta al traffico dopo 10 anni di attesa è forse il lascito più importante, insieme alle opere di prevenzione del dissesto idrogeologico (meno visibili, ma fondamentali), dei mandati delle giunte guidate dal sindaco Michele Jacobelli».

«Oltre che a Regione e al Bacino Imbrifero Montano – conclude il sindaco uscente -, sono particolarmente grato al presidente Gafforelli perché, ristanziando nuovamente la cifra tolta nel 2015, per insipienza della precedente giunta provinciale, ha posto rimedio al ritardo di sei anni che quel taglio aveva causato nella realizzazione della nuova viabilità di San Sosimo».

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