Disguidi

Pozze lungo il nuovo marciapiede in Borgo Santa Caterina

L’assessore Brembilla: «Dove l’impresa ha sbagliato riparerà». Lunedì un abitante del quartiere aveva pubblicato le immagini di larghe pozze, causate dalla pendenza sbagliata in alcuni tratti dell’opera. Verranno rifatti i lavori nei settori interessati

Pozze lungo il nuovo marciapiede in Borgo Santa Caterina
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L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bergamo, Marco Brembilla, è intervenuto in merito alle critiche verso i lavori per il nuovo marciapiede in Borgo Santa Caterina, che dopo l’ultimo temporale presentava diverse larghe pozze per terra, in zone dove la pendenza non era verso la strada ma verso il centro dell’opera. «Dove l’impresa ha sbagliato, riparerà» ha affermato l’assessore oggi (mercoledì 6 luglio) a LEco di Bergamo, spiegando che gli operai quindi romperanno la pavimentazione e la rifaranno, in modo tale da risolvere la problematica.

Il caso è diventato pubblico lunedì 4 luglio scorso, quando Mario Camponuovo, storico residente del borgo, aveva scattato alcune foto in cui si constatava come, in vari punti del nuovo marciapiede, si fossero formate dopo la tempesta delle grandi pozze. Il cittadino aveva anche criticato la scelta di realizzare delle canaline invece dei tombini, affermando che si sarebbero potute facilmente tappare con i mozziconi lasciati a terra, per via del fatto che risultavano abbastanza strette. Subito erano partite le verifiche del Comune, con Brembilla che ammetteva l’eventualità di un qualche errore, ma difendeva l’opzione delle canaline, sostenendo fossero le stesse presenti in via Tiraboschi, scelte per non creare intralcio a sedie e tavoli dei locali e più larghe sotto il livello della strada.

«Se proprio il marciapiede sarà molto sporco, i commercianti potranno anche collaborare alla pulizia, dato che gli stiamo riconsegnando uno spazio pedonale nuovo e ampliato» ha aggiunto l’assessore dopo l’annuncio della sistemazione dell’opera. Lamentele da parte degli abitanti del borgo, tra cui lo stesso Camponuovo, c’erano state anche per la difficoltà del passaggio dei pedoni, con i tavolini che andavano ad occupare comunque gran parte del nuovo marciapiede, che di conseguenza non avrebbe fatto guadagnare molto spazio. Accuse in questo caso respinte da Brembilla, il quale ha ricordato che rispettava il metro e mezzo di larghezza e, nei borghi storici, poteva anche essere inferiore. Il cantiere in ogni caso sta andando avanti con l’ampliamento dello spazio pedonale, sacrificando parte della corsia preferenziale, dall’incrocio con via dei Celestini fino all’incrocio con via Corridoni, nella parte finale della via.

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