“Bergamo casa accogliente”

Profughi afghani, al via una raccolta fondi e la ricerca di case e volontari per l'accoglienza

Un'iniziativa promossa grazie alla collaborazione tra Cesvi, Palazzo Frizzoni, enti del terzo settore e privati cittadini

Profughi afghani, al via una raccolta fondi e la ricerca di case e volontari per l'accoglienza
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Sostenere le spese per l’istruzione dei bambini, favorire l’accoglienza delle famiglie sul territorio e rendere disponibili case o appartamenti inutilizzati per l’accoglienza dei profughi afghani. Questi, in sintesi, gli obiettivi del progetto “Bergamo casa accogliente”, iniziativa promossa grazie a una collaborazione tra Cesvi e Palazzo Frizzoni.

Dopo la presa di Kabul da parte dei talebani il Comune e la onlus hanno firmato a fine settembre un accordo per lanciare una raccolta fondi per finanziare l’accoglienza dei richiedenti asilo in provincia, a fronte del flusso di famiglie provenienti dall’Afghanistan.

«Accogliere famiglie in condizioni di così grave difficoltà significa necessariamente attivare un’azione di supporto capace di costruire una comunità intorno a loro – commenta Marcella Messina, assessore alle Politiche sociali -. Questo vuol dire innanzitutto offrire una casa e mettere in campo le risorse capaci di generare solidarietà, vicinanza, relazione e integrazione. Questo progetto promuove una nuova modalità di accoglienza».

Attualmente sono 49 i profughi afghani presenti nei centri di accoglienza straordinaria bergamaschi. Complessivamente il sistema conta 34 nuclei familiari di diversa provenienza, distribuiti in 26 strutture differenti in 19 comuni: 11 afghani, 5 tunisini e 18 di altre nazionalità tra cui Camerun, Costa d’Avorio e Nigeria. Famiglie particolarmente numerose, visto che dieci contano tra i 5 e i 9 componenti e altre dieci hanno tra i 3 e 4 componenti, inclusi i nonni.

Il progetto “Bergamo casa accogliente”, a cui saranno destinati i proventi della raccolta fondi, si rivolgerà a questi nuclei familiari, attraverso interventi mirati affidati a Cesvi (nel ruolo di capofila) e ad alcuni partner con cui la onlus ha siglato a sua volta accordi di collaborazione: Fondazione Casa Amica, Fondazione Diakonia, Consorzio SolCo Città Aperta, Cooperativa La Fenice Onlus.

Ma l’iniziativa prevede anche il coinvolgimento dei privati cittadini: insieme alla raccolta fondi sono state attivate due call per raccogliere la disponibilità di offrire gratuitamente sia case o appartamenti inutilizzati da destinare a queste famiglie (QUI IL LINK), sia competenze e tempo per sostenere e favorire il loro inserimento nel nuovo contesto di vita (QUI IL LINK).

Gli appartamenti saranno visionati e selezionati sulla base delle necessità esistenti. Saranno inoltre messi in atto meccanismi di garanzia per i proprietari sia riguardo la stipula dei contratti di locazione, sia per il mantenimento delle abitazioni in buono stato, fino alla fine della locazione.

Eventuali donazioni possono essere erogate sul conto corrente intestato a Cesvi Fondazione Onlus:

  • IT64Z0306911166100000011550
  • c/o banca Intesa spa
  • Via Camozzi 27 - 24121 Bergamo
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