"Puntualmente in ritardo" l'analisi di Legambiente sui voli notturni, che non calano
Troppi gli sforamenti, ovvero aerei che partono dopo le 23 per ritardi, e ancora tanti quelli programmati proprio in questa fascia

Il problema dei voli notturni è sentito da tanti cittadini di Bergamo, come nell'hinterland dello scalo di Orio, che, soprattutto d'estate, lamentano l'impossibilità a dormire o anche a svolgere attività quotidiane senza essere interrotti dal rumore degli aerei.
A supporto di queste lamentele, arrivano anche i dati rielaborati da Legambiente Bergamo, che presenta un'analisi, dal titolo Puntualmente in ritardo, aggiornata dei voli in partenza in ritardo dallo scalo bergamasco nella fascia oraria notturna (23-6).
L'analisi
L'analisi ha preso in considerazione un dataset di 3961 decolli avvenuti tra il 2016 e il 2024 al di fuori dell’orario consentito con uno sguardo di dettaglio ai dati dell'ultimo anno. La prima criticità sollevata da Legambiente Bergamo è che - secondo i dati ufficiali forniti da Sacbo, la società di gestione dello scalo bergamasco - i ritardi sono in aumento.
Le cause individuate sono principalmente due: problemi di traffico aereo (2.536 casi) e condizioni meteorologiche avverse (1.424 casi). Un caso isolato, nel 2016, è stato classificato come ambulanza.
«Non eccezioni, ma strutturali»
Un trend questo che Legambiente definisce «preoccupante», spiegando che «nel solo 2024 si sono registrati 1.163 decolli notturni non previsti, segnando il valore più alto mai rilevato. Il dato è più che quintuplicato rispetto al 2016 (213 casi) e ha mostrato una costante crescita tranne l'eccezione del 2020».
Elena Ferrario, presidente del Circolo Legambiente Bergamo, quindi aggiunge: «Non si tratta di eccezioni, ma di una dinamica ormai strutturale. I voli posticipati nella fascia notturna comportano impatti significativi sulla salute dei cittadini e sull’ambiente, in palese contraddizione con il principio di tutela del riposo notturno sancito dalla normativa nazionale.»
Non solo, ai voli che partono nella fascia notturna per ritardo, si aggiungono poi quelli programmati in tali fasce orarie. Su questi, il Comune di Bergamo e il Coordinamento dei Comuni Aeroportuali chiedono l'applicazione rigorosa della normativa vigente e l'introduzione di misure efficaci a tutela del diritto al sonno e della qualità della vita dei residenti.
«Impegno per l'azzeramento degli "sforamenti"»
Legambiente ricorda anche che il parere della Commissione tecnica di Verifica dell'impatto Ambientale Via Vas che costituisce parte integrante della Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Zonizzazione Acustica definisce «che Sacbo dovrebbe compiere un ulteriore sforzo nella definizione dello scenario di Piano sulla base del quale definire la zonizzazione acustica, prevedendo l'azzeramento dei voli notturni» nonché assicurare «un impegno concreto per garantire l'azzeramento di tutti quegli "sforamenti" di orario (oltre le 23) che, in taluni casi, rischiano di diventare strutturali (come affermato in alcune osservazioni pervenute), schedulando in modo che i ritardi oltre le 23 non possano essere un fatto quasi sistematico».
«Senza comunicazione trasparente»



L'associazione allega inoltre nella ricerca una serie di dati pubblicati in tempo reale sul tabellone online della società aeroportuale che evidenziano le numerose partenze in fascia notturna: «I voli continuano a partire regolarmente oltre le 23 - sottolineano-, anche in assenza di situazioni eccezionali e senza una trasparente comunicazione delle motivazioni. È indispensabile portare in tempi rapidi la struttura aeroportuale a un livello di sostenibilità compatibile con il diritto alla salute e alla qualità della vita delle comunità che vivono nei dintorni».
Il rispetto delle regole non può essere facoltativo, né sacrificato sull'altare della competitività economica.
Chiunque prende Ryanair sa che accumula ritardi nel corso della giornata a causa dei tempi strettissimi tra atterraggi e decolli. Poi l'ultimo volo in arrivo a Orio 'casualmente' è in ritardo arrivando in piena notte.
Mi chiedo se l’ assessore per la mobilità di Bergamo sta facendo approfondimenti o se è troppo preso dal problema motorette in città Alta.
Mi chiedo, quando sarà, che sacbo, la smetterà di prendere in giro, tutto e tutti????? Ma come è possibile, che questa società, possa fare quello che vuole. Solo in questo paese i poteri forti, possono fare quello che vogliono. Non rispettare le regole, calpestare tutto e tutti. NON sono loro, i padroni del teritorio. Ovvio, che se i politicanti, sono pappa e ciccia, con sacbo, beh allora, è una battaglia persa.
Complimenti a Legambiente: un altro studio preciso, chiaro e basato su dati. Voglio vedere SACBO, comuni ed altri enti cercheranno di smontarla senza alcuna prova di dati, come ha fatto Autostrade Bergamasche sullo studio dell'effettiva inutilità della Treviglio-Dalmine, realizzato anch'esso da Legambiente in maniera impeccabile.