«Provo vergogna»

Restauro del monumento all'Alpino di Bergamo: «Ottima cosa, ma lo vogliono lasciare lì?»

Fabrizio Fabrizi ci ha scritto per criticare le scelte dell'Amministrazione sullo spazio: «Oggi potrebbe chiamarsi Piazzale del Wurstel, o Largo della Canzone Rumorosa…»

Restauro del monumento all'Alpino di Bergamo: «Ottima cosa, ma lo vogliono lasciare lì?»
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La mattina di domenica 2 marzo, alla Fiera di Bergamo, gli Alpini della provincia si sono riuniti per l'annuale assemblea. E nell'occasione, come riportato da L'Eco di Bergamo, sono stati annunciati anche i progetti per il futuro. Tra questi - alla presenza della sindaca Elena Carnevali -, la volontà candidare la città per l'Adunata nazionale del 2029 e, soprattutto, restaurare il monumento all'Alpino posizionato nell'omonimo piazzale nei pressi della stazione.

A proposito del monumento: secondo parte della città non sarebbe degnamente valorizzato. Prima la discussa riqualificazione della piazza, poi la decisione di realizzare in quello stesso spazio un'area eventi-concerti e infine la costruzione di una recinzione (costata ottocentomila euro) sarebbero state tutte scelte che hanno portato a una "svalutazione" di uno spazio che dovrebbe invece avere valore simbolico.

La dura lettera

Ora, alle voci più critiche, se ne aggiunge un'altra, ovvero quella di Fabrizio Fabrizi, già segretario cittadino di Alleanza Nazionale e alpino, che ha scritto una lettera alla nostra Redazione dopo aver letto le novità rese note durante l'assemblea di domenica. Di seguito, ecco il testo della missiva.

«Egregio Direttore,

con interesse, da cittadino e da alpino, ho letto dell’Assemblea dell’Ana. Apprendo con piacere che si pensa ad un restauro del Monumento all’Alpino di Bergamo. Ma lo vogliono lasciare lì? Dentro una gabbia, sperduto in una spianata di cemento, di solito piena di tavoli, attorniato da tendoni di plastica, con dietro una cortina multicolore che non nasconde tre scatoloni di ferro pieni di immondizia?

La grande scritta, che spiega cosa c’è dentro, recita "Food, Drink, Live Events". Per fortuna che, per ora, non hanno aggiunto "& Alpine Monument".

Ma è questo lo spirito con cui si è per anni discusso tra Ana e sindaco di allora (Simoncini, alpino) su come fare un grande e "nuovo" monumento, in una cornice idonea e prestigiosa?

In occasione dell’inaugurazione, durante l’Adunata del 1962, il sindaco alpino Simoncini garantì che sarebbe stato custodito “come una cosa cara, con l’amore che si riserva ai simboli di una passione accompagnata dai fremiti dell’emozione”. Per questo si chiama Piazzale degli Alpini. Oggi potrebbe chiamarsi Piazzale del Wurstel, o Largo della Canzone Rumorosa…

Il povero Alpino oggi pare che si arrampichi per fuggire al fumo delle salsicce abbrustolite e che si chieda "che ci faccio io, in mezzo a questa caciara?". O portano via quella indegna baraccopoli, o portano via il monumento, che in nessuna parte d’Italia è messo in un luogo simile.

A proposito di Adunate: benissimo che si parli della candidatura di Bergamo per il 2029. Ma la cerimonia di chiusura e il “passaggio della stecca” si fanno lì dentro, come nel 1986 e nel 2010? Sono solo io che provo vergogna, al solo pensarci?

Grazie per l’attenzione».

Commenti
hans wassen

la piazza è un insulto non solo al valore simbolico del monumento ma a tutta la città, la piazza, che poteva essere di tutti, è diventata luogo per farci balera, karaoke, discoteca e concerti in ogni stagione dell'anno, per sette mesi sotto una tenda e per cinque all'aperto, i residenti devono subire inquinamento acustico continuativo da chi dovrebbe garantire la pace e il riposo e il godimento della propria abitazione mentre qui gli orari in cui si può riposare o vedere un film o stare in casa tranquilli li decidono due società private una di spettacoli e una di ristorazione, chi transita può ammirare ogni volta il desolante aspetto di sagra da quattro soldi con tavoloni e baracche, la cancellata assurda non giustificata dai concerti ma dalla protezione del privato dagli avventori esterni, simbolo del fallimento del tanto decantato obiettivo della amministrazione di combattere il degrado mettendoci un mega chiringuito che riceve 250 mila euro all'anno di soldi pubblici spacciando poi concerti gratuiti come se fossero davvero gratuiti mentre sono pagati da tutti noi, è una operazione sbagliata che va tolta e stop non c'è altra soluzione se non restituire la piazza ai cittadini e spendere meglio i soldi magari per la custodia della stessa altro che farci commerci privati.

Alessandro

Sono alpino anch’io e concordo con Fabrizi………cosa indegna

Lidia

Finalmente la giusta indignazione, finalmente la giusta rabbia per un atteggiamento di noncuranza che si ha verso la piazza più grande di Bergamo che in 4 anni ha perso qualsiasi briciola di dignità. Finalmente un ALPINO che si fa sentire, ma dove sono tutti Alpini e non! E LIBERIAMOLA LA PIAZZA E LIBERIAMO L’ALPINO invece di dare il contentino agli Alpini regalando qualche euro per restaurare il monumento e tenerli zitti, Sindaca, prometta di spostare dalla piazza (e non nell’Urban Center!!!!!) tutto il Nxt, conceda la giusta valorizzazione alla NOSTRA Piazza che è pubblica non privata!

Maria Teresa Solivani

Trovo che sia un peccato che un monumento sia stato trattato in quel modo , a beneficio di un privato che organizza eventi ( sempre uguali) riempiendo di puzza, rumore , perché in molte occasioni si fatica a definirla "musica" e sagre discutibili che si svolgono sul piazzale . Povero monumento! Se si potesse portarlo via da lì!!! Anche perché lasciarlo lì e mostrarlo per la futura adunata degli Alpini...ci vuole coraggio e si rischia di rimediare l'ennesima figuraccia.....per non dire altro!

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