Riqualificazione della piazzetta Angelini: «Come fare con parcheggi e notti rumorose?»
La lettera di un cittadino mette in luce le criticità, dagli stalli rimossi al rischio che diventi un luogo di aggregazione notturna

Della riqualificazione di piazzetta Angelini, in Città Alta, se ne parla ormai dallo scorso anno. Tra le intenzioni del Comune ci sarebbe anche la rimozione della quarantina di posti auto riservati ai residenti ora presenti in piazza: una delle principali criticità del progetto, che torna sotto i riflettori con una lettera inviata all'amministrazione comunale di Bergamo (più precisamente alla sindaca Elena Carnevali e a tutti gli assessori) da un cittadino che vive in via Gombito.
Problema posti auto: le soluzioni non sono adatte
«Ho appreso con rammarico che l'intenzione di procedere con la soppressione dei posti auto per i residenti permane, senza che vengano proposte alternative concrete e sostenibili - si legge -. È emerso addirittura un disallineamento sui numeri: l'assessore preposto minimizza l'impatto parlando di soli 16 posti auto, quando in realtà ne saranno eliminati circa 35 se non 40 quando le auto vengono parcheggiate correttamente».
Una discrepanza di numeri «preoccupante», che «denota, sorprendentemente, una scarsa conoscenza della realtà quotidiana dei residenti di piazzetta Angelini e delle vie adiacenti, che contano almeno quaranta famiglie se non di più». Il cittadino sottolinea: «Voglio essere chiaro: la riqualificazione di uno spazio pubblico è certamente auspicabile, ma non può avvenire a scapito della qualità della vita di chi in quello spazio abita».
Il rischio è quello di aggravare «una situazione già precaria». Alcune alternative esistono, ma sono difficilmente praticabili: da piazza Mercato del Fieno, «insufficienti a coprire il fabbisogno», agli stalli lungo il viale delle Mura, che «per chi risiede in zona Gombito/Colleoni comportano spostamenti gravosi e impraticabili per anziani o persone con difficoltà motorie».
Si teme l'estensione «disordinata» di dehors
La preoccupazione, tuttavia, «va oltre il mero problema del parcheggio». Sottolinea il residente: «Temo fortemente che piazzetta Angelini, una volta liberata dalle auto, possa trasformarsi nel tempo in un'estensione disordinata di dehors, a esclusivo vantaggio degli esercenti. Questo significherebbe notti rumorose e disturbi continui a ridosso delle abitazioni, trasformando una riqualificazione, che dovrebbe portare beneficio, in una fonte di disagio multiplo e costante».
«Mi chiedo, e chiedo a voi: la vivibilità dei residenti di Città Alta è ancora una priorità per questa amministrazione? - prosegue -. Se la risposta è sì, è il momento di dimostrarlo con azioni concrete. Non si può pretendere che il tessuto sociale di Città Alta sopravviva se si ignorano sistematicamente le esigenze di chi ci abita, costringendolo a lunghe e faticose "passeggiate" notturne dopo aver parcheggiato lontano, per poi magari non riuscire a dormire a causa del rumore».
Tre i punti che il cittadino chiede di tenere in considerazione sulla riqualificazione della piazza: l'effettivo numero di posti auto eliminati e il conseguente impatto sulle famiglie residenti, soluzioni alternative e sostenibili per il parcheggio dei residenti e in un'accettabile prossimità delle loro abitazioni e la necessità di garantire la quiete pubblica, evitando che la piazzetta diventi un centro di aggregazione rumorosa fino a tarda notte.
«Spero vivamente che questa volta la mia voce, e quella delle circa 40 famiglie interessate, venga ascoltata - conclude la lettera -. È fondamentale che le decisioni amministrative siano basate su una conoscenza approfondita della realtà e su un'equa ponderazione tra le diverse esigenze. La riqualificazione di piazzetta Angelini deve essere un'opportunità per tutti, residenti inclusi, e non un ulteriore motivo di difficoltà».