Rissa tra senegalesi e CasaPound a Bergamo, il 2 aprile corteo antifascista davanti al Coin
“Progetto Adriana”, neonata organizzazione antifascista del territorio, chiama a raccolta i bergamaschi

«Bergamo rifiuta il fascismo e condanna l’agibilità concessa a questi “fascisti del nuovo millennio”. Non è tollerabile che ancora esistano sedi fasciste dove l’aggressione e la violenza verso il “diverso” sono le basi fondanti di questi luoghi».
Così “Progetto Adriana”, neonata organizzazione che raggruppa cittadini, associazioni, studenti, collettivi e sindacati, chiama a raccolta i bergamaschi in vista del corteo antifascista in programma sabato (2 aprile), a partire dalle 15, davanti al Coin, all’incrocio tra le vie Spaventa e Paglia. Una protesta organizzata in risposta alla lite scoppiata tra due militanti di CasaPound e due uomini di origine senegalese all’esterno de La Cannoniera, pub di via Spaventa e luogo di ritrovo per il partito di estrema destra.
L’episodio, che risale alla serata di venerdì 25 marzo, era stato denunciato dall’Anpi, che aveva espresso «la più netta e profonda condanna del grave atto di violenza perpetrato dai fascisti del circolo». Una ricostruzione dei fatti smentita da CasaPound, che aveva parlato di «strumentalizzazione politica» e ribaltato le responsabilità della rissa, specificando che ad essere aggrediti dai due extracomunitari erano stati i militanti.
Per “Progetto Adriana”, però, si tratterebbe di «un attacco squadrista a sfondo razziale. Invitiamo tutte le associazioni, realtà, singoli e collettivi della città a prendere parte nella piazza di sabato, condannando duramente chi si gira dall’altra parte e chiunque provi nostalgia per il ventennio fascista. Ora più che mai serve far sentire la nostra voce».