Riviviamo il 2024 che sta per finire attraverso venti prime pagine del nostro settimanale
Ripercorriamo i fatti salienti e i temi di cui si è discusso nell’anno che sta per finire. Con un’idea chiara: informare correttamente senza autocensure
di Andrea Rossetti
Fine anno è sempre tempo di bilanci. E dato che siamo ormai giunti al 31 dicembre, è l’occasione per rivivere insieme dodici mesi che sono stati, per Bergamo e provincia, sicuramente positivi. Lo abbiamo scritto: sono tante le cose di cui essere orgogliosi, se si è bergamaschi o si vive in questa terra. Eppure, sfogliando le cinquanta prime pagine che hanno contraddistinto il nostro 2024, non lo si direbbe sempre.
Il motivo non è un eccesso di pessimismo o la ricerca costante della polemica, semplicemente la volontà di tenere alta l’attenzione anche su ciò che non va. Su ciò che riteniamo possa ancora migliorare. Stare bene non significa che tutto vada bene. Con tutti i suoi limiti, PrimaBergamo riteniamo abbia un merito: parlare chiaro e non nascondere argomenti scomodi, ciò che non funziona. È una frase, questa, che abbiamo scritto proprio un anno fa e che pensiamo sia più valida che mai oggi.
L’anno in cui l’Atalanta ci ha portati in vetta all’Europa, regalando gioie immense e mai provate prima, è stato anche quello in cui certi nodi di Bergamo sono venuti al pettine: l’insostenibilità di una certa visione della mobilità, le carenze del servizio pubblico, l’ampliamento della forbice tra classi sociali e i conseguenti problemi di sicurezza (e non solo), la bolla degli affitti, l’iperturismo, la debolezza di parte della politica, la cementificazione, il rischio idrogeologico.
Sono solo alcuni dei temi che abbiamo affrontato, come si può vedere dalle venti prime pagine che abbiamo scelto tra le cinquanta pubblicate in questo 2024. Temi che continueremo ad affrontare, approfondire, analizzare, guidati dalla convinzione che anche nella provincia in cui si vive meglio in Italia sia bello e positivo che ci siano delle voci critiche e non allineate. Anche solo per evitare che ci si sieda sugli allori.
Care lettrici e cari lettori, vi ringraziamo per averci accompagnato in questi dodici mesi e auguriamo a tutti voi delle felici e serene feste. Continueremo a dire la nostra.
Siete i migliori come web giornalistico . Ci fate commentare , ovviamente rispettando le regole di educazione. Vi auguriamo ( io e la mia famiglia) un bellissimo 2025 ricco di salute, pace e soddisfazioni professionali e non. GRAZIE ! BUON ANNO !
Penso che siete il miglior web giornalistico . Ci lasciate commentare , ovviamente nel rispetto delle regole , GRAZIE e buon Anno a voi . Vi auguro un bellissimo 2025 , ricco di salute e soddisfazioni professionali e non. Che Dio ci protegga sempre .