Il caso

Roby Facchinetti sull'aggressione al figlio Francesco ad opera di McGregor: «Poteva ucciderlo»

Il commento in un post su Facebook, dove l'ex leader dei Pooh si è detto convinto della necessità di fermare il lottatore di Mma prima che faccia male a qualcuno

Roby Facchinetti sull'aggressione al figlio Francesco ad opera di McGregor: «Poteva ucciderlo»
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In questi giorni ha fatto molto discutere l'episodio avvenuto in un hotel di Roma, in cui nel corso di una festicciola privata organizzata da Conor McGregor il musicista e produttore Francesco Facchinetti è stato colpito dal lottatore con un violento pugno, che gli ha provocato la rottura del labbro in più punti, oltre che sedici giorni di prognosi. Sembra per giunta che alla base del gesto non ci sia stata alcuna provocazione da parte dell'aggredito, come riportato anche da vari testimoni, tra cui la moglie Wilma Faissol e l'artista Benjamin Mascolo, che si trovavano con lui nella capitale in occasione dell'uscita del film Time is Up, nel quale Mascolo è appunto uno dei protagonisti.

Dopo l'annuncio, da parte dello stesso Francesco, nei giorni scorsi dell'intenzione di voler denunciare uno dei combattenti più famosi del mondo, è arrivato infine il commento del padre Roby Facchinetti con un post pubblicato nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 20 ottobre, sulla sua pagina Facebook.

«Quel pugno poteva uccidere mio figlio Francesco» ha esordito parlando dell'aggressione subita dal figlio ha poi affermato: «Sinora ho preferito tacere in merito e certo non oso fare prediche. Però, anche e soprattutto da padre, sento il dovere di condividere con voi un ragionamento che credo necessario, e che anche pugili professionisti hanno già esposto ai media.

Una persona che fa, di professione, il lottatore, possiede inevitabilmente una forza notevole, e sa come adoperarla per ottenere il massimo nei combattimenti – commenta l'ex leader dei Pooh -. Ciò comporta, però, che tale persona debba aver chiaro in mente come misurare questa sua arma, nella vita quotidiana e davanti ad altri che non la posseggono per mestiere».

È arrivato poi alla questione principale, ovvero il pugno dato senza una ragione a Francesco: «Invece, a prescindere da ogni considerazione ulteriore, nel caso della colluttazione con mio figlio, se Francesco non avesse incontrato a rallentarlo prima un tavolino e poi una sedia, la sua caduta a terra si sarebbe trasformata di colpo in tragedia».

Secondo il musicista si tratterebbe di «un episodio gravissimo, e questo va detto a prescindere da protagonisti e contesti. Inoltre, non è stata neanche la prima volta che McGregor ha adoperato senza ragione la sua potenza, reagendo in modo inspiegabilmente violento con persone senza difese nei suoi confronti».

Infine ha lanciato l'appello affinché si prendano provvedimenti nei confronti di McGregor, prima che possa far male seriamente a qualcuno: «Auspico che qualcuno faccia qualcosa, nei confronti di questo signore. È chiaro quanto sia pericoloso, e mi fa paura pensare che prima o poi il suo comportamento possa, inevitabilmente, causare qualcosa di irreparabile. Dico solo questo: fermatelo, per favore».

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