La decisione

Sciopero all'aeroporto di Orio, il Governo lo riduce da tutto il giorno a quattro ore

Protestano i sindacati, che ritengono sia stato azzerato il diritto a incrociare le braccia dei lavoratori in un periodo difficile

Sciopero all'aeroporto di Orio, il Governo lo riduce da tutto il giorno a quattro ore
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Ridotto a quattro ore, da un’ordinanza del ministero dei Trasporti, lo sciopero nazionale di domani (venerdì 29 settembre) dei lavoratori dell’handling, cioè gli addetti all’assistenza a terra, anche a Orio, impegnati nel carico e scarico dei bagagli, nei check-in dei passeggeri e nel servizio agli aeromobili. L’astensione dal lavoro sarà, dunque, dalle 13 alle 17, e non più per ventiquattr'ore, come invece avevano annunciato Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo.

L'ordinanza del Governo

«Dopo l’infruttuoso e inconcludente incontro convocato martedì scorso dal ministero  - hanno commentato i sindacati - è arrivato il "colpo di tacco" del Governo che, con una discutibile ordinanza di riduzione della durata dello sciopero, ha azzerato di fatto l’esercizio del diritto di sciopero, garantito dalla Costituzione. I dipendenti e le loro famiglie, oltre a subire il mancato rinnovo contrattuale che attendono da oltre sei anni, ieri sera hanno subito anche la beffa dell’ordinanza governativa, che impedisce loro di utilizzare lo sciopero per aiutare le parti datoriali ad avere un ravvedimento operoso».

Nello scalo di Orio gli addetti del comparto sono circa cinquecento, alle dipendenze di tre società: Bgy International Services (Bis), Airport Global Service Spa (Ags) e Fc Handling. La protesta è organizzata contro il mancato rinnovo del Contratto nazionale del Trasporto Aereo, sezione Assohandlers, scaduto a dicembre del 2016 e, per la parte economica, nel giugno del 2017.

I problemi con Assohandlers

«In questi ultimi mesi, Assohandlers ha continuato a ribadire di voler arrivare a un rinnovo contrattuale "congruo" per garantire la sostenibilità economica delle proprie aziende associate, ma ha avanzato richieste irricevibili come la riduzione della fascia oraria notturna, la mancata retribuzione della malattia dopo il terzo evento nell’arco dell’anno e ulteriori flessibilità rispetto a quelle già previste» avevano spiegato nei giorni scorsi Marco Sala della Cgil e Pasquale Salvatore della Cisl di Bergamo.

«Le difficoltà del comparto dell’handling - hanno aggiunto - sono diffuse e ormai di vecchia data, anche per gli effetti del processo di liberalizzazione degli ultimi anni. Su richiesta delle ultime normative che regolano il comparto, infatti, negli aeroporti è ormai obbligatorio che operi una molteplicità di società di handling, non più un solo soggetto. A Bergamo, vista l’ampia presenza di compagnie aeree low cost, assistiamo a una rincorsa al ribasso. Così le aziende che non riescono più a fare margini, perché strozzate dal mercato, finiscono per comprimere salari e diritti dei lavoratori, pur in uno scalo che negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale. Il mancato rinnovo del contratto nazionale complica ulteriormente questa già delicata situazione».

Commenti
Francesco Macario

E' cosi che funziona. Profitti alle stelle, ma i lavoratori restano al palo e fanno fatica ad arrivare a fine mese. E' la lotta di classe dei ricchi verso i poveri. Quando i lavoratori si sveglieranno?

Andrea72

E' il capitalismo, bellezza ! Pure in uno scalo che va a gonfie vele come quello di Orio non ci sono i soldi per i lavoratori. Ma allora cosa serve crescere all'infinito se non ci sono ricadute positive sulla comunità ?

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