La manifestazione

Si alza la voce di chi dice no alla Bergamo-Treviglio: protesta di cittadini e comitati

I sindaci di Levate e Osio Sotto hanno organizzato per domani (10 giugno) un presidio contro la realizzazione dell'autostrada

Si alza la voce di chi dice no alla Bergamo-Treviglio: protesta di cittadini e comitati
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di Wainer Preda

L’obiettivo è quello di far sentire la voce della gente. Di quanti risiedono o vivono nelle zone verdi e agricole della Bassa Bergamasca che, stando alle previsioni, saranno solcate dalla nuova autostrada Bergamo-Treviglio.

Si riuniranno tutti domani, sabato 10 giugno, per una manifestazione contro l’infrastruttura, nella speranza di essere ascoltati. L’evento, organizzato dai Comuni di Levate e Osio Sotto, prevede due ritrovi, a partire dalle 9 del mattino. Il primo in piazza Duca d’Aosta, a Levate. Il secondo in piazza Don Gandossi, a Osio Sotto. Seguirà un presidio al confine fra i due Comuni.

A guidare la manifestazione i due sindaci, Maickol Duzioni e Corrado Quarti. «I territori dei nostri due Comuni pagheranno un danno ambientale irreparabile», ha detto il primo cittadino di Levate, Duzioni, al nostro giornale. «Il presidio vuole dire un “no” secco a quest’opera perché ormai superata e con costi altissimi per i cittadini», aggiunge il collega di Osio Sotto, Quarti.

Quindici chilometri di discordia

Il progetto dell’autostrada è nato da un’idea del 2002. Si chiamava Ipb (Intereconnessione Pedemontana Brebemi), poi è diventata Bergamo-Treviglio e oggi, stando al tracciato, Dalmine-Casirate. Un collegamento autostradale di 15,6 chilometri su due corsie per ogni senso di marcia.

Doveva unirsi alla Pedemontana, ma quell’opera in Bergamasca non arriverà. Doveva agganciarsi a Brebemi, ma gli azionisti hanno deciso diversamente. Doveva arrivare a Bergamo, ma il sindaco Gori ha detto “no”, per evitare ulteriore traffico sulla città.

Va comunque detto che in fase di progetto definitivo, sono possibili modifiche, di cui capiremo qualcosa nel breve periodo. L’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi (ex sindaco di Dalmine) ha spiegato a PrimaBergamo di «essere favorevole a un alleggerimento del progetto su Zingonia, Osio Sotto e Levate. Fermo restando che l’ultima parola spetta ai tecnici».

Il problema ambientale

Le conseguenze ambientali per i territori attraversati dalla nuova autostrada potrebbero essere pesantissime, temono cittadini e sindaci.

L’autostrada non piace al presidente della Provincia Pasquale Gandolfi che a PrimaBergamo ha detto che avrebbe preferito un’opera di minore impatto. Gandolfi ha aggiunto di aver «chiesto fondi alla Regione per opere alternative. Senza esito». A stretto giro la risposta dell’assessore (...)

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