Sorgeranno 150 appartamenti

Si spoglia l'ex quartier generale Italcementi di via Camozzi: la demolizione sta per iniziare

Partita la rimozione di parquet, infissi e tapparelle: Despe in azione. Una piazzetta al posto del lungo muro affacciato sulla strada

Si spoglia l'ex quartier generale Italcementi di via Camozzi: la demolizione sta per iniziare
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di Wainer Preda

Quel lungo muro affacciato su via Camozzi, oltre il quale un tempo c’era il quartier generale di Italcementi, presto sparirà. E con lui una parte della storia di Bergamo. Lascerà il posto a un nuovo quartiere, stavolta composto da abitazioni, uffici e negozi. Lo realizzerà FerrettiCasa, che ha deciso di riportare in vita questa parte della città. Una parte importante, intendiamoci, nel pieno centro, ma legata al passato.

Per decenni nel quartier generale Italcementi hanno lavorato 700 persone. Fino al 2016. Quando la famiglia Pesenti ha annunciato la vendita del colosso bergamasco del cemento al gruppo tedesco Heidelberg e il trasferimento del personale rimasto all’iLab del Kilometro Rosso. Per cinque anni l’enorme complesso di via Camozzi, quasi 25mila metri quadrati, è rimasto vuoto e inutilizzato. Poi Ferretti ha deciso di fare un investimento.

Il gruppo immobiliare di Dalmine, fondato nel 1967 dal patron Giuseppe e oggi portato avanti dai figli, ha acquisito l’area. Un fiore all’occhiello in più, per un’azienda che conta oltre 140 cantieri avviati negli anni in tutta Italia, con oltre 5.600 appartamenti e quasi 9.000 clienti. E dopo un concorso-gara fra cinque prestigiosi studi di architettura, ecco il progetto. Lo ha realizzato “Lombardini 22”. I vecchi edifici Italcementi saranno in gran parte demoliti. Faranno spazio a un nuovo complesso residenziale, con piano terra commerciale, su circa 17.800 metri quadrati.

La struttura prevede quattro differenti volumi e si sviluppa intorno a una corte privata composta da giardini e passaggi pedonali. Sotto, due piani interrati per i garage. Il complesso avrà una portineria comune. L’accesso sarà da via Camozzi. Il corpo che si affaccia sulla via verrà arretrato, a formare una piazzetta pubblica, leggermente obliqua e alberata. Le facciate esterne degli edifici che danno su via Camozzi e via Madonna della Neve saranno composte da moduli di diversa altezza. Le facciate interne, quelle sulla corte, invece saranno caratterizzate da un sistema di logge continue e pareti vetrate. Le torri, poi, avranno facciate con grandi aperture che si estendono fuori dal modulo base e che riflettono il parco, portandolo nello spazio domestico. Il complesso si svilupperà, in tutto, su circa 80mila metri cubi.

Prima della demolizione e della ricostruzione, però, è necessaria la spogliazione (in gergo tecnico “strip out”) degli edifici esistenti. (...)

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