Sopralluogo al cantiere di Chorus Life. Obiettivo: Arena pronta entro la fine dell'anno
Una delegazione bipartisan del Consiglio comunale si è recata sul posto per constatare lo stato di avanzamento dei lavori dell'importante progetto
Oggi, lunedì 6 maggio, una delegazione bipartisan di consiglieri comunali si è diretta tra le vie Bianzana e Serassi per un sopralluogo tecnico al cantiere di Chorus Life, come richiesto dal presidente del Consiglio comunale, Ferruccio Rota, e dall'assessore alla Riqualificazione urbana, Francesco Valesini. Il sopralluogo è stato coordinato dai tecnici e dai funzionari di Chorus Life e di Costim (controllate del gruppo Polifin).
Le opere di urbanizzazione
Qui i consiglieri hanno potuto constatare lo stato di avanzamento dei lavori di uno dei principali interventi di riqualificazione urbana della città negli ultimi decenni. Questo soprattutto in forza delle grandi opere di urbanizzazione a carico del privato, che porteranno ricadute significative sul territorio. Basti pensare, per esempio, al sovrappasso del rondò delle Valli, aperto la scorsa estate, e il futuro palasport della città.
L'Arena
Un'attenzione particolare è stata dedicata all'Arena polifunzionale (prevalentemente spettacolo, ma anche utilizzabile per grandi eventi sportivi nonostante la perplessità delle squadre di basket e pallavolo) dalla capienza massima di 6.500 posti, nella quale fervono i lavori per aprire al pubblico la struttura entro l'anno.
"Ma è ovvio che non serve una struttura come il Chorus a Bergamo". Il suo sarcastico e tranchant commento dimostra chiaramente che lei come il resto dei cittadini NON è a conoscenza della effettiva destinazione dell'intervento e della sua ricaduta non solo a Redona, borgo Palazzo, Santa Caterina, ecc. Quelle che il cittadino, che normalmente non risiede nell'alta città, ha recepito sono solo chiacchiere adombrate con alta sussiegosa alterigia.
Penso sia stato spiegato decine di volte che l'abbattimento del creberg era legato ai fondi pnrr della nuova gamec e relative tempistiche burocratiche
Ma è ovvio che non serve una struttura come il Chorus a Bergamo. D'altronde se si vuole continuare a vivere come nel negli anni 50 pensando solo a lavorare, andare in chiesa, lamentarsi, lavorare e finire la settimana riposandosi guardando lo "sport" cosa ce ne facciamo di un nuovo quartiere moderno che potrebbe rivitalizzare un po' la vita di una cittadina come la nostra? Ma d'altronde si sa che l'importante è lamentarsi di qualsiasi cosa a prescindere
Concordo con il Sig. Stefano. Qualcuno si ricorda le dichiarazioni del sindaco e della sua giunta in occasione del veloce e forzatamente voluto abbattimento del Palacreberg? Si affermava con sicumera che nel breve - e senza problemi - gli eventi sarebbero stati ospitati in questa struttura... Bene, dopo quasi un anno dalla chiusura del Palacreberg non è avvenuto nulla di quanto dichiarato e sono convinto che il "meglio" debba ancora arrivare.
L'abbattimento frettoloso del Creberg deriva dalla scelta precedente, che ha privato le società sportive bergamasche di un palasport vecchio ma ancora utilizzabile, barattato con una "arena" privata,esistente solo sulla carta, e rifiutata dalle stesse società sportive per costi e vincoli all'utilizzo.