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«Stanchi di essere la pattumiera d'Italia»: protesta in Fiera contro il termovalorizzatore della Montello

Il gruppo Aria Pulita Tomenone si è radunato sfruttando come occasione l'evento Waste Management Europee che ha l'azienda come sponsor

«Stanchi di essere la pattumiera d'Italia»: protesta in Fiera contro il termovalorizzatore della Montello
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«Siamo stanchi di essere la pattumiera d'Italia: no inceneritore, né qui né altrove», questo è solo uno dei tanti cartelli che sono comparsi nei pressi della Fiera di Bergamo, dove ieri, martedì 9 aprile, il gruppo di cittadini Aria Pulita Tomenone, con la partecipazione della lista civica Aria Nuova, ha organizzato una manifestazione per dire stop al progetto di realizzazione di un termovalorizzatore da parte della Montello Spa.

La Fiera dell'Economia circolare

La scelta del luogo e del giorno è legata all'evento che proprio ieri è iniziato in fiera, ovvero la terza edizione della Waste Management Europee (Wme), evento legato al tema dell'Economia circolare del quale la Montello Spa è quest'anno "Gold Sponsor".

«Abbiamo sperato di poter arrivare direttamente al presidente della Montello - spiega Eugenio Beccalli, candidato per Aria Nuova -. Sancinelli è effettivamente passato e ci ha visti. Non eravamo in molti, ma speriamo di essere riusciti a far passare il messaggio».

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Il gruppo di Aria Pulita ha inoltre organizzato un incontro per la sera del 12 aprile, alle 20.45, all'auditorium comunale di Montello, in via Brevi 1. Il pilota e meteorologo Eugenio Belotti, la dottoressa Raffaella Mattioni, (medico internista) e Franco Gangemi, segretario Legambiente Basso Sebino si confronteranno sul tema Incenerire i rifiuti: soluzione o problema?.

Divisivo

Il tema del nuovo inceneritore - o meglio, termovalorizzatore per usare l'espressione corretta - sta interessando molto i cittadini, che in più di 5 mila hanno apposto la propria firma in senso contrario alla sua realizzazione,  i Comuni (41 si sono detti contro) ma anche gli Enti, con Regione e Provincia che si rimbalzano le responsabilità, e la politica con il Partito Democratico e Alleanza Verdi e Sinistra che non hanno mancato le occasioni per muoversi contro il progetto.

E le puzze continuano

Nel mentre, però, un dato di fatto rimane: mentre la Montello attende l'ok per dare il via ala realizzazione del nuovo termovalorizzatore, persistono le puzze provenienti dall'azienda, segnalate ormai da anni dai cittadini e confermate dall'indagine Molf di Arpa. «In questi giorni la situazione è tremenda. La puzza sembra quasi aumentata: non ne possiamo più. Perché la Provincia non interviene con la sanzione?», è questo il sunto delle testimonianze di più cittadini della zona.

Commenti
Gigi

Penso che si debba cambiare rotta, ovvero cambiare il modo e i metodi di confezionamento dei prodotti, riducendo il pakaging e usare materiali biodegradabili. Ma prima di questo, domandiamoci dove finiscono e dove vengono smaltiti i rifiuti indifferenziati che produciamo ogni giorno ? ......... in termovalorizzatori di altre città .....

Maurizio Cavagna

Ognuno si bruci la propria rumenta e si curi a casa sua. Ne abbiamo le scatole piene.

AUGUSTO GIORGIO RAVASIO

Esiste un impianto a Bergamo dal 2003. Produce 37 mila MWh, 127 mila di MWh di energia. Risparmia 18 mila tonnellate di petrolio evitando 45 mila tonnellate di anidride carbonica. Esiste REA a Dalmine dal 2001. Non sento i cittadini di questi comuni lamentarsi. A Montello saranno i soliti grillini che si lamentano su tutto.

Matteo Vanoncini

Roby 42 , come farà a essere una risorsa? Non riescono a gestire il riciclo di spazzatura, come faranno a gestire un inceneritore? Ma le risorse costruitele nelle regioni dove servono, la Lombardia non è una pattumiera!!!!

Roby42

Penso che un termovalorizzatore di ultima generazione sia una risorsa non un problema. Se non si vogliono più sentire puzze lasciatelo costruire

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