posizioni divergenti

Termovalorizzatore alla Montello: il Pd si muove contro, Azione Bergamo lo appoggia

L'interrogazione in Lombardia dei dem Casati e Scandella perché «il fabbisogno è soddisfatto». Musitelli: «Ben vengano impianti innovativi»

Termovalorizzatore alla Montello: il Pd si muove contro, Azione Bergamo lo appoggia
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Il nuovo impianto di termovalorizzazione che la Montello vorrebbe costruire per la sua azienda sta suscitando la reazione di numerosi cittadini, dei sindaci e anche della politica. Divergenti sono le posizioni prese dal Partito Democratico, con i consiglieri regionali Davide Casati e Jacopo Scandella che hanno portato un'interrogazione in Regione, e da Azione Bergamo, il cui segretario provinciale Adriano Musitelli ha definito la nuova opera «in linea con l’importante obiettivo comunitario della chiusura del ciclo rifiuti senza smaltimento».

L'interrogazione dei dem

Nello specifico, i due consiglieri dem hanno depositato nella mattinata di oggi, venerdì 1 marzo, un'interrogazione nella quale sollecitano un parere a proposito dell'impianto. «Il progetto - spiegano i consiglieri - è soggetto a Valutazione di Impatto Ambientale provinciale: la Provincia di Bergamo ha chiesto anche alla Regione di comunicare la presenza di eventuali motivi ostativi al rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico e verificare la completezza della documentazione presentata; da quanto ci risulta Regione Lombardia non ha fatto rilevare ad oggi né motivi ostativi, né richiesto integrazioni documentali».

«Non necessario»

La riflessione dei consiglieri si articola partendo dal fatto che «il vigente Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti rileva che in Lombardia "non emerge il fabbisogno di nuova impiantistica di incenerimento dedicata" in quanto si constata "un complessivo soddisfacimento del fabbisogno garantito dall’impiantistica esistente"».

Da qui quindi la richiesta di Casati e Scandella alla Regione «di esprimere un parere sull'installazione di un nuovo impianto, anche alla luce della recente missiva dei quarantuno sindaci del territorio bergamasco che hanno presentato osservazioni all'istanza della società Montello S.p.A., esprimendo complessivamente parere negativo alla realizzazione dell'impianto, perché non necessario nella provincia di Bergamo e fonte di aumento di rischio sanitario per i cittadini che risiedono nell’area, nonché negativo per la promozione turistica del territorio».

A favore del termovalorizzatore

Il segretario di Azione invece preferisce puntualizzare alcuni aspetti che giocano a favore del nuovo termovalorizzatore («e non inceneritore»): «Si tratta di un nuovo impianto di produzione di energia elettrica e termica da residui decadenti dalla attività di recupero e riciclo di materia in autoconsumo, che si pone a conclusione del ciclo dei rifiuti di una azienda importante operante nel settore recupero/riciclo riconosciuta a livello nazionale ed internazionale e considerata innovativa anche in quanto in linea con l'importante obiettivo comunitario della chiusura del ciclo rifiuti senza smaltimento».

Ne difende quindi il carattere "green", ponendosi in continuità con la linea del presidente della Montello Sancinelli: «L’impianto fra l'altro contribuirebbe significativamente a ridurre le attuali esternalità ambientali negative che deriverebbero dalla attività esistente. Non possiamo condividere le argomentazioni e connessioni circa gli effetti e le ricadute possibili sugli inceneritori attualmente utilizzati dalla Montello per lo smaltimento dei rifiuti che vedrebbero con questo progetto venire meno un mercato di utenza e che si vedrebbero costretti ad importare all'esterno delle Regione».

No a «valutazioni demagogiche e populiste»

Continua poi appoggiando Regione Lombardia: «Peraltro la Regione Lombardia con la sua recente pianificazione in materia si è già posta l'obiettivo primario di ridurre ed eliminare l’ingresso di rifiuti dall’esterno e la chiusura degli impianti di incenerimento non più necessari: quindi ben vengano la realizzazione di impianti innovativi e la conseguente chiusura degli inceneritori non più necessari». Nel complesso, l'opinione finale di Azione Bergamo è: «Riteniamo che la sede corretta per valutazioni non sommarie, demagogiche e populiste, circa gli effetti di tal genere di impianti sia la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, procedura in corso, su cui le istituzioni e le rappresentanze sociali possono e, auspichiamo, debbano esprimere il loro qualificato contributo e parere».

Commenti
Franco

Altro che progressisti ! I compagni del PD e i 5 stelle vogliono farci tornare al MEDIOEVO, dicono sempre dei NO nonostante che nei paesi Scandinavi più progrediti e veri progressisti, contano molto sui TERMOVALORIZZATORI X risolvere i problemi ambientali !!

Francesco Giuseppe

Ma non è il pd a capo della provincia di Bergamo?

gianluigi

Proteste, firme, sindaci che si oppongono, popolazione che si ribella, ( giustamente o meno) alla fine, saranno sempre i politicanti a decidere. Morale, mettetevi il cuore in pace. Aeroporto docet.

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