Costretta a pagare il biglietto intero per il figlio neonato al cinema di Stezzano
Il racconto di una 36enne di Serina: nove euro per il pupo di 40 giorni che portava con la fascia. «Non occupava nessun posto: dovevo allattarlo»
Avevano comprato quattro biglietti, per quattro adulti, ma giunti all'ingresso del cinema ne è stato richiesto un quinto per il bimbo di quaranta giorni con loro. È accaduto al cinema Arcadia di Stezzano e a raccontare la vicenda è Alessia Masaracchia, 36enne di Serina, a L'Eco di Bergamo.
Lo scorso sabato (20 gennaio) si era organizzata con tre amici per andare a vedere insieme Pare parecchio Parigi di Leonardo Pieraccioni. Con lei c'era il piccolo Andrea, quaranta giorni appena, sorretto dalla fascia. La madre lo ha portato al cinema spiegando che il neonato è tranquillo, difficilmente disturba, spinta anche dalla necessità di doverlo allattare spesso.
Alla richiesta del quinto biglietto, la madre si è stupita: le è stato spiegato che per motivi di sicurezza era necessario registrare anche l'ingresso del neonato.
Nonostante la richiesta al cinema di emettere un biglietto gratuito, così da registrare correttamente l'ingresso, alla fine si è arresa: Alessia ha pagato il quinto biglietto, nove euro. A prezzo pieno, dunque, sebbene il bimbo non abbia occupato un posto a sedere. Dal suo racconto, il piccolo non ha neppure pianto, né c'è stato bisogno di allattarlo.
Interpellati dal quotidiano, i gestori del cinema hanno spiegato che tutti pagano, compresi i bambini che però - sotto i nove anni - avrebbero diritto a un prezzo ridotto. Perché quindi un neonato di quaranta giorni avrebbe dovuto pagare un biglietto intero? Dal servizio marketing, fa sapere il quotidiano, ancora nessuna risposta né chiarimento sull'accaduto.
Ma quanti perbenisti, non si può portare un neonato al cinema perché i rumori fanno male ma si può portare sui tutti i veicoli dove il rischio è sicuramente maggiore; ma fatemi il piacere...
Giusto! Anche il bambino avrà visto il film.
si concordo con gli altri pensieri: non si porta un bimbo di 40 giorni al cinema. Un bimbo, così piccolo poi, ha bisogno di tranquillità, serenità e pace. non certo di rumori altisonanti di un cinema fatto per adulti. Il primo pensiero dei genitori deve essere per il figlio. Prima le sue esigenze e poi i piaceri dei genitori. Spesso non concordano ma quando si è genitori lo si è anche e soprattutto rinunciando per il bene dei piccoli tesori.
Ma come si fa a portare al cinema con il rumore che c'è una creatura di 40gg?
xAndrea: non è questione di essere "pediatri". Prima di scrivere il precedente commento mi sono informato... i suoni forti fanno male ad un bambino di 40 giorni, ed al cinema ci sono suoni forti, impossibile non saperlo. Dovevano farle pagare il biglietto in più? No. Doveva portare il bambino al cinema? Ancora meno. Poi se si vuole fare i bastian contrari a prescindere...