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Strada di Valpiana a Gandino: a breve i lavori per rimuovere la frana, i fondi dalla Regione

L’area montana è bloccata dalla serata di lunedì 25 aprile a causa di uno smottamento: secondo i geologi si è trattato di una frana da crollo per scivolamento in roccia

Strada di Valpiana a Gandino: a breve i lavori per rimuovere la frana, i fondi dalla Regione
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Nella serata di giovedì 5 maggio è arrivata una buona notizia per la strada che collega Gandino all’area montana di Valpiana, bloccata a partire dalla serata di lunedì 25 aprile da un preoccupante smottamento. Grazie al tempestivo lavoro dell’Amministrazione comunale e dei tecnici, in coordinamento con la Regione, è stato possibile pianificare l’intervento che oltre alla rimozione dei massi caduti sulla carreggiata (fra la località Boda bassa e la chiesa di Santa Maria degli Angeli) prevede la bonifica della parete rocciosa e la posa di reti in aderenza.

«Sin dalle prime ore in cui è scattato l’allarme - sottolinea il sindaco Elio Castelli – ci siamo attivati con gli esperti e con i funzionari regionali per trovare una soluzione che limitasse al minimo i disagi per i cittadini, gli escursionisti, i titolari di attività agricole e zootecniche nonché i tanti titolari di seconde case. E’ stato decisivo l’aver predisposto da tempo un piano di intervento che, per complessivi 900 mila euro, interessa diversi punti legati alla strada, compreso quello critico in cui è avvenuto lo smottamento principale così come un secondo dei giorni successivi».

Secondo i geologi si tratta di una frana da crollo per scivolamento in roccia, avvenuta su una parete rocciosa interessata da numerose discontinuità (fratture e faglie) che facilitano tali eventi. I sopralluoghi tenuti dai tecnici del Comune con la consulenza dello Studio Geologico G.E.A. di S.Ghilardi con sede a Ranica hanno da subito evidenziato una situazione complessa, che potrebbe determinare (considerando anche le piogge) il distacco di ulteriori rocce.

«Al momento l’ordinanza di chiusura con divieto di transito a mezzi, pedoni e biciclette, resta in vigore, ma grazie allo sblocco dei fondi comunicato dalla Regione (150 mila euro) è già stata individuata una ditta specializzata e disponibile che entro una quindicina di giorni dovrebbe poter allestire il cantiere ed avviare le operazioni. Da valutare in quel momento i tempi di lavoro (si ipotizza una ventina di giorni) e se sarà possibile a lavori in corso garantire fasce orarie di transito limitato. Il Comune ha lavorato e continuerà a lavorare per limitare al minimo indispensabile i disagi a tutti».

Di fatto i lavori costituiscono uno stralcio del progetto da 900.000 euro che resta comunque sul tavolo e che la Regione potrebbe sostenere con i prossimi bandi a tema. La strada verso Valpiana è un nodo fondamentale per l’accesso all’area montana della Val Gandino, poiché sono decine le seconde case di montagna presenti a monte dello smottamento, per non parlare della Baita Monte Alto del CAI Valgandino e del Rifugio Malga Lunga (sede del Museo della Resistenza Bergamasca) che ospitano con la bella stagione migliaia di escursionisti ogni domenica

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