Svizzeri, francesi e tedeschi multati a Bergamo: solo uno su quattro paga
Il Comune prevede un introito di 14,5 milioni di sanzioni nel 2025, visto il maggior numeri di agenti e le Ztl. Ma tra gli insoluti pesano quelli degli stranieri

Più Ztl e più agenti della Polizia locale in campo hanno portato il Comune a prevedere un introito nelle casse comunali di un milione e mezzo di euro in più in sanzioni rispetto ai 13 milioni dello scorso anno. Questo recita la delibera di Giunta che poi sarà portata nel bilancio di previsione che approderà in Consiglio nelle prossime settimane a Bergamo.
Dalla strada alla sicurezza
Il cinquanta per cento di questa somma servirà a coprire i costi delle spese legate alla sicurezza stradale. La legge infatti prevede che, al netto del Fondo crediti di dubbia esigibilità per 5,8 milioni da prevedere per coprire il mancato incasso di chi non pagherà, il cinquanta per cento dei 14,5 milioni previsti servirà per interventi sulla segnaletica delle strade, potenziamento delle attività di controllo anche con l'acquisto di mezzi e attrezzature, interventi per la sicurezza strada a tutela degli utenti deboli, educazione stradale nelle scuole.
Svizzeri, tedeschi e francesi insolventi
Ma il dato curioso che emerge, è quello degli insoluti da parte di stranieri, probabilmente quindi principalmente turisti. Solo uno su quattro di quelli multati a Bergamo poi paga davvero A sottolinearlo è L'Eco di Bergamo che riporta come siano soprattutto francesi, tedeschi e svizzeri a non prendere sul serio la questione.
Una società per il recupero
Proprio per questo, il comune cercherà di recuperare le somme dovute dagli stranieri multati che, a Bergamo in vacanza o per altre ragioni, non hanno provveduto al pagamento. Gli uffici hanno affidato il servizio ad una società esterna specializzata che avrà il compito di contattare gli insolventi. L'assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni spiega: «Abbiamo attivato questo nuovo servizio che si concentra sui cittadini stranieri residenti all’estero. Il nostro obiettivo è raccogliere di più, perché è solo il 25per cento a pagare. Fino ad ora queste somme sono rimaste un debito in carico al Comune, coperto dal Fondo crediti di dubbia esigibilità».