La questione

La Torre dei Caduti e il colore dell'orologio, Brembilla: «Impossibile ripristinare il bronzo originale»

Prosegue la polemica su lancette e numeri nel quadrante del monumento appena restaurato: l'assessore replica all'interrogazione leghista

La Torre dei Caduti e il colore dell'orologio, Brembilla: «Impossibile ripristinare il bronzo originale»
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È la polemica di questi giorni: il colore di lancette e numeri dell'appena restaurato orologio della Torre dei Caduti, passato da giallo oro a grigio scuro. A farlo notare prima di tutti l'avvocato Marco Saita, già noto a Bergamo per le sue iniziative. Nei giorni successivi, poi, è stato un crescendo di botta e risposta tra critiche, spiegazioni, segnalazioni all'attenzione del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi (che hanno ricevuto risposta) e un'interrogazione a firma di Alessandro Carrara, consigliere leghista del Comune.

Nel documento il consigliere Carrara interroga l'Amministrazione comunale in due diverse circostanze: «Per sapere quali siano le fonti storiche consultate per arrivare alla decisione di cambiare colore dell'orologio della Torre dei Caduti» e «se abbia intenzione di ripristinare il colore bronzo dorato nel caso fosse stata fatta una valutazione errata sull'aspetto originario dell'orologio della torre».

La risposta è arrivata dall'assessore ai Lavori Pubblici Marco Brembilla. «Il restauro, ovviamente autorizzato con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Bergamo e Brescia, ha avuto alla base uno studio attento dei materiali della Torre e ha consentito di rimuovere una vernice di colore giallo paglierino impressa solo qualche anno fa sui manufatti (non solo le lancette, ma anche i numeri delle ore) di bronzo dell'orologio».

La rimozione della vernice «chiaramente non originale» ha svelato il colore del bronzo ossidato da quasi cento anni di storia e agenti atmosferici, ha sottolineato l'assessore, con il quale sono state realizzate lancette e numeri dell'orologio. La doratura, ha aggiunto Brembilla, non avrebbe niente a che vedere con la "placcatura" in oro o vernice d'oro: nel caso della Torre dei Caduti, la tecnica con la quale il metallo venne dorato prevede l'immersione in acido nitrico fino a ottenere un colore brillante. Che, col tempo, è andata perduta, portando a una rapida ossidazione. Da qui il colore più scuro.

«Non è possibile, come chiede l'interpellante, ripristinare il bronzo dorato originale. Ne risulterebbe un falso storico inaccettabile - ha concluso -. La Torre dei Caduti a conclusione del restauro si presenta, come più volte sostenuto, nella sua versione originale, con i manufatti liberati dalle superfetazioni di epoche recenti e i materiali così come erano stati previsti dai progettisti della Torre».

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