L'annoso problema

Traffico e voli di notte: l'estate insonne di chi vive vicino all'aeroporto di Orio

Mentre lo scalo continua a macinare numeri da record, i residenti dei quartieri limitrofi non ne possono più. Dopo le 23, poi...

Traffico e voli di notte: l'estate insonne di chi vive vicino all'aeroporto di Orio
Pubblicato:
Aggiornato:

di Wainer Preda

Sarà un’estate calda. Se non sul fronte meteo - anche se questi giorni non scherzano -, almeno per i quartieri vicini all’aeroporto. Con l’aumento dei voli per le vacanze, crescono anche i disagi per chi risiede nei pressi dello scalo.

Il Caravaggio continua a macinare numeri eccezionali. Dopo il 2023, anno del record assoluto di passeggeri (quasi sedici milioni), il 2024 sta seguendo lo stesso trend. L’estate scorsa i passeggeri superarono i quattro milioni e mezzo (un milione e mezzo solo ad agosto). Il nostro scalo ha anticipato di parecchio la ripresa prevista dagli organismi internazionali e quest’estate sta registrando un grande fermento di viaggiatori. I numeri dei tre mesi estivi, dunque, potrebbero ripetersi.

L’aeroporto di Orio, d’altronde, è il terzo scalo d’Italia dopo Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Dalla nostra aerostazione si raggiungono 154 destinazioni diverse in 42 Paesi. Tanto che lo scalo non è solo un punto di riferimento bergamasco, ma di tutto il Nord Italia. L’offerta estiva di voli prevede mete in tutto il bacino del Mediterraneo e oltre. Dalla Grecia alla Spagna, dalle Baleari alle Canarie. Dalla Sardegna al Sud Italia, dalla Croazia all’Est. Dalle capitali del continente alla Scandinavia. Fino a Dubai e agli Emirati Arabi. Sono pochi i luoghi non intercontinentali a cui non si possa arrivare da Orio.

Le lamentele dei residenti

Tutto ciò, ovviamente, ha un contraltare. È inevitabile che un simile traffico aereo abbia ricadute non proprio gradevoli su chi vive intorno all’aerostazione.

Nei giorni scorsi, i residenti del Villaggio Sposi hanno scritto una lettera pubblica a L’Eco di Bergamo. Lamentano il passaggio degli aeroplani sopra le loro teste. Sorvoli che, nella giornata del 29 giugno, sono andati avanti dalle 18 alle 2 del mattino successivo, dicono, con un atterraggio ogni cinque minuti dal lato ovest, quello utilizzato per eventi atmosferici avversi e vento contrario.

Secondo i residenti, quel sabato non c’erano questioni meteo. Ma è evidente che simili scelte da parte dei gestori aeroportuali non possono certo essere prive di motivazioni. La situazione però, continuano dal Villaggio Sposi, si ripete «sistematicamente» dal 2016.

«Da allora subiamo un importante inquinamento acustico e atmosferico - si legge nella lettera - e non ci si racconti che l’inquinamento prodotto si disperde nell’aria. Non basta utilizzare aerei meno inquinanti e meno rumorosi se poi il numero dei voli è in costante aumento!».

Notti agitate

I quartieri lamentano disagi soprattutto di notte, quando con il caldo si tengono giocoforza le finestre aperte. E dire che nel marzo scorso era stato votato in Consiglio comunale un ordine del giorno che prometteva di mettere un freno ai voli notturni (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 18 luglio, o in edizione digitale QUI

Commenti
Gianlu

C'era una volta una città molto molto bella e vivibile.Era un piacere viverci. Confermo che il rombo degli aerei in decollo si subisce ormai in qualsiasi quartiere...... Rombo prepotente assordante senza mai fine.... A qualsiasi ora... E chi come me ci è nato a Bergamo si ricorda ,anni fa, proprio chi ora la governa la città, partire con manifestazioni contro lo sviluppo di questo aeroporto, portando striscioni in nome della salute dei cittadini... Ora il rombo te lo fanno subire a tutte le ore del giorno Da vomito

Sandro

Ha ragione Maria Grazia non è un paese per persone per bene. In tutto il mondo uno scalo del genere sarebbe già stato fermato anni fa. All’estero le tutele per i cittadini ci sono, qua siamo dei poveracci sacrificabili per qualche soldo in più, e abbiamo pure stipendi da fame. Come l’altro signore anche io me ne andrò. Paese allo sbando senza giovani e senza futuro

Marino

Ettore, guardi che al villaggio il rumore fino al 2016 non c’è mai stato. Puoi scappare fin che vuoi ma ti segue ovunque. Il suo commento fa semplicemente schifo, come il Caravaggio.

Paolo Carlotti

Sono residente da più di 6 generazioni. A chi dice di trasferirsi altrove chiedo di darmi il suo indirizzo e tutte le sere mi presenterò dopo le 23 a fare rumori con decibel fuori legge. Se chiama i carabinieri lo inviterò a trasferirsi altrove. Il diritto di ogni individuo inizia là dove finisce quello del proprio vicino. Chi non rispetta la legge è da punire sempre.

giulia acerbis

Non è solo il rumore... c'è un'aria irrespirabile...

Seguici sui nostri canali