Tram della Val Brembana, avviato l'iter per gli espropri: trecento i terreni interessati
Ottanta si trovano a Bergamo, mentre Almè con i suoi settanta è il Comune dell'hinterland ad averne di più
La Teb in Valle Brembana è sempre più vicina. Nei giorni scorsi è partito l'iter che prevede l'esproprio di trecento terreni per la realizzazione del nuovo tratto tramviario che collegherà Bergamo a Villa d'Almè. Di quei trecento, come riporta il portale ValBrembana Web, ottanta si trovano in città, mentre settanta ad Almè. Ora i privati avranno trenta giorni di tempo per avanzare eventuali osservazioni e proposte. I Comuni, invece, potranno presentare osservazioni relative al progetto entro due mesi.
Il tracciato della futura T2 seguirà i vecchi sedimi ferroviari, dove un tempo passava il famoso trenino, che negli anni sono stati occupati dai privati. Perciò si è resa necessaria la procedura di esproprio. La nuova tramvia si svilupperà lungo circa 11,5 chilometri, attraversando cinque Comuni per un totale complessivo di diciassette fermate - compresi i due capolinea di Bergamo e Villa d'Almè.
L'appalto per individuare la società che si occuperà della sua realizzazione dovrebbe prendere il via entro i primi mesi del 2023. Il cantiere, invece, sarà probabilmente istituito in primavera o in estate. Da quel momento bisognerà attendere altri tre anni per il completamento degli interventi: una volta in funzione, nel 2026, si stima che trasporterà oltre quattro milioni di passeggeri all'anno.
Per realizzare l'infrastruttura saranno impiegati 178,5 milioni di euro, il settanta per cento dei quali (ovvero 125 milioni) finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Altri quaranta milioni arriveranno da Regione Lombardia, mentre la quota restante sarà coperta per 9,5 milioni da Comune e Provincia di Bergamo e per 4 milioni dagli altri Comuni interessati al tracciato (questi ultimi finanziati per 3 milioni dal Consorzio Bim).