Vaccini, oltre 323mila bergamaschi con la prima dose. Over 80, coperto più dell’80%
Sono invece oltre 110mila i cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale. In settimana si prevedono tra le 9.500 e le 10.500 somministrazioni quotidiane
Sono oltre 323 mila i bergamaschi che hanno avuto almeno la prima dose e oltre 110 mila quelli che hanno completato il ciclo vaccinale. Più dell’80% degli anziani over 80 che si erano prenotati sono stati vaccinati. Inoltre, da lunedì (10 maggio) in tutta la Lombardia saranno aperte le prenotazioni per la vaccinazione anche per i cittadini con un’età compresa tra i 50 e i 59 anni.
Numeri che evidenziano come, dopo le iniziali difficoltà, la macchina organizzativa messa in campo in provincia di Bergamo per gestire le vaccinazioni stia ottenendo risultati record: per sostenere il target nazionale di 500 mila vaccinazioni quotidiane, infatti, in provincia se ne dovrebbero eseguire 8.500 ma «durante lo stress test di settimana scorsa – sottolinea il direttore generale dell’Ats Massimo Giupponi - il nostro sistema ha dimostrato che è possibile fare 20 mila vaccinazioni al giorno, confermando la capacità operativa della rete degli hub territoriali».
Le stime dell’Ats per questa settimana e per la prossima parlano di un minimo di 9.500 a un massimo di 10.500 somministrazioni al giorno, un’erogazione superiore a quanto sta avvenendo in altri territori. Il nodo critico resta, come sempre, la disponibilità di vaccini.
«Lavoriamo per essere pronti a fare 20 mila vaccinazioni al giorno nel momento in cui saranno disponibili le dosi – aggiunge Giupponi - Rispetto allo stress test stiamo approfondendo l’andamento di quei due giorni per verificare quali siano le eventuali criticità, soprattutto in ordine al tema del personale».
Dall’8 al 22 maggio ci sarà una disponibilità complessiva di 141.285 slot di prenotazioni; posizioni che per la maggior parte sono già state ampiamente fissate e che da lunedì, con ogni probabilità, quando si aprirà alla fascia 50-59 anni, si esauriranno.
Vaccinazioni a domicilio e in azienda
Nel frattempo i 267 medici di medicina generale e il personale delle Usca prosegue con le vaccinazioni domiciliari: ad oggi ne sono state eseguite circa 6 mila.
In settimana l’Ats ha poi sottoscritto l’intesa con le parti sociali per le vaccinazioni nelle imprese, in coordinamento con il Piano nazionale, nel momento in cui ci saranno vaccini disponibili in quantità sufficiente per poter procedere secondo le tempistiche che verranno indicate dal commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo.
Il punto sull’epidemia
L’Ats di Bergamo ha anche fatto il punto sulla curva epidemiologica, mettendo in guardia sul mantenere comportamenti responsabili. «In questa fase la curva ha ripreso un interessante decremento – spiega Alberto Zucchi, direttore del servizio epidemiologico aziendale -, ma con moderata velocità. Quindi è necessario mantenere tutte le precauzioni».
L’incidenza settimanale di nuovi casi è pari a 81 contagi ogni 100 mila abitanti, il livello più basso da quando è esplosa la terza ondata. La media giornaliera di nuovi positivi è scesa a 133, tuttavia l’indice Rt resta alto, al limite del valore che fa scattare la fascia arancione: il suo valore è infatti pari a 0.9 (il valore d’allarme è 1). L’area più critica resta l’Alto Sebino, ma con valori non preoccupanti.