L'annuncio di Ats

Anche i viaggiatori che non ritornano da Spagna, Grecia, Croazia e Malta possono fare il tampone

I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta possono richiedere l'esecuzione del test molecolare. Anche i questi casi non è previsto l'isolamento domiciliare

Anche i viaggiatori che non ritornano da Spagna, Grecia, Croazia e Malta possono fare il tampone
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Anche i viaggiatori di rientro dalle vacanze in Italia o all’estero che non hanno transitato dai quattro Paesi europei considerati a rischio (cioè Spagna, Croazia, Malta e Grecia e per i quali invece è obbligatorio sottoporsi al tampone) potranno eseguire il test rinofaringeo.

A renderlo noto è l’Ats di Bergamo attraverso una nota. Sulla base delle indicazioni ricevute dalla Direzione generale Welfare, infatti, per queste persone non sarebbe prevista di norma l’esecuzione del tampone. Tuttavia «vista la rapidità dell’evoluzione dello scenario epidemiologico nazionale ed internazionale – si legge nel comunicato - è possibile estendere la raccomandazione di esecuzione di tampone per la ricerca di genoma di Sars-CoV-2 rivolgendosi ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, che valuteranno il livello di rischio di esposizione al virus (sia in relazione all’andamento epidemiologico della zona visitata sia in relazione ai comportamenti assunti) e potranno richiedere il tampone per i propri assistiti».

In particolare, sono considerati a rischio tutti quei comportamenti che sostanzialmente non hanno tenuto conto delle norme di distanziamento sociale come: la partecipazione a feste e manifestazioni senza mascherina; il non utilizzo della mascherina durante il periodo di vacanza, con particolare attenzione per le persone con un’età compresa tra i 18 e i 50 anni.

Anche per questa tipologia di viaggiatori non è previsto l’isolamento domiciliare. In ogni caso, fino all’esito dell’esame, i pazienti che si sottoporranno al test dovranno osservare le seguenti misure igienico-sanitarie: utilizzo della mascherina in tutti i contatti sociali e limitazione allo stretto indispensabile degli spostamenti, utilizzando preferibilmente il proprio mezzo di trasporto (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute).

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