Sbagliano il Papu e Cornelius: l'Atalanta è fuori

Rigori
Si batte sotto lo spicchio occupato dai tifosi nerazzurri. Il primo è de Roon, e non sbaglia. Sotiriou pareggia. Ali Adnan riporta avanti l'Atalanta. Pareggia di nuovo Gregus. Al terzo rigore nerazzurro ecco il Papu: traversa! No! Per i padroni di casa ecco il mancino di Skov: Gollini sfiora, ma non riesce a bloccare e la palla entra. 3-2 Copenaghen. C'è Masiello: una sicurezza, 3-3. Ndoye per i danesi: altissima!!! Tutto riaperto! Palla pesantissima per Cornelius adesso: Jaronen para. Match ball per il Copenaghen, sul dischetto si presenta Vavro: la mette. L'Atalanta è fuori.
Tempi supplementari
Trenta minuti di pura sofferenza, con la Dea stanchissima che subisce, ma non regala quasi nessuna occasione agli avversari. Il problema è che non riesce comunque mai a ripartire in modo pulito. Il primo brivido, comunque, è nerazzurro, con Barrow che al 93' entra in area e lascia partire un potente destro che dà solo l'illusione della rete colpendo la parte esterna della porta. Gasp inserisce Pessina e Ali Adnan per Freuler e Gosens. Al 100', però, il Copenaghen ha la prima vera grande occasione della doppia sfida: su una punizione dalla destra scodellata a centro area, Boilesen si avventa su un pallone vagante dopo un rimpallo e da due metri, tutto solo, calcia incredibilmente a lato. Nel secondo tempo supplementare, al 107', Palomino fa un salvataggio che vale un gol bloccando l'incursione in area di Fischer, che dopo lascia il campo a Bengtsson. Non succede più nulla fino al 120', quando l'arbitro manda le squadre ai rigori.
Secondo tempo
Non bastano 180' per decidere chi, tra Copenaghen e Atalanta, giocherà i gironi di Europa League. Dopo le tante occasioni sprecate all'andata e nel primo tempo, l'Atalanta nella ripresa lascia più campo ai padroni di casa. Per questo Gasp decide già al 54' di fare il primo cambio: fuori Zapata, che aveva giocato anche a Roma, e dentro l'ex Cornelius. Al 57' si fanno vedere i nerazzurri: destro da fuori di Gomez, Joronen si distende e respinge in tuffo. Un attimo dopo secondo cambio per Gasp: fuori Pasalic e dentro Barrow. Al 60', occasionissima: il Papu ottiene una punizione dal limite, la va a calciare e colpisce il palo esterno. Il Copenaghen tiene palla decisamente meglio rispetto al primo tempo, ma non riesce mai ad essere pericoloso a differenza dell'Atalanta, che al 77' va vicino al vantaggio con Cornelius, che mette fuori di poco un bel colpo di testa su cross di Gosens. Brivido all'82', quando Ankersen va giù in area: Masiello, però, non l'ha toccato e l'arbitro estrae il giallo per simulazione nei confronti del danese. I padroni di casa tentano un timido forcing finale, favoriti dalla stanchezza dell'Atalanta, ma non succede più nulla e dopo quattro minuti di recupero si va ai supplementari.




Primo tempo
Non il dominio visto sette giorni fa a Reggio Emilia, ma anche in questa prima frazione l'Atalanta s'è fatta vedere in maniera più costante nella metà campo del Copenaghen e ha più volte sfiorato il gol del vantaggio. In realtà, in avvio sono i padroni di casa a dirigere le operazioni e creare qualche preoccupazione al 4' con un flipper che Gollini chiude agguantando il pallone. Una manciata di secondi dopo, dagli sviluppi di un corner, occasionissima per la Dea: Toloi fa la torre per Zapata che con una rotazione della testa riesce a indirizzare il pallone verso la porta, ma è di poco alto. Al 9' Gollini protagonista: Fischer si incunea in area di rigore e lascia partire un improvviso rasoterra di sinistro diretto nell'angolino. Bravo il nostro portiere a distendersi e bloccare la palla. Al 20' inizia il festival delle occasioni per Pasalic: Freuler, dopo una bella sponda di Zapata, tenta la conclusione dal limite, ma c'è una deviazione e la palla arriva sui piedi di Pasalic, che solissimo può calciare. La sua stoccata, però, viene respinta con i piedi da Joronen. Al 22', ancora Pasalic non sfrutta un bel cross rasoterra arretrato di Gosens calciando di sinistro alle stelle. Infine, al 33', il croato viene lanciato solissimo verso la porta avversaria da Zapata, ma Pasalic perde il tempo e calcia con Joronen attaccato, che riesce a respingere un'altra volta. Negli ultimi dieci minuti di gioco della prima frazione, l'Atalanta allenta un po' la pressione e lascia palla al Copenaghen, che comunque non si rende mai pericoloso. Si deciderà tutto nella ripresa.
Le formazioni ufficiali
Ci siamo, il giorno più atteso è giunto: dopo un'estate a girare l'Europa, ora si decide tutto. A Copenaghen, i nerazzurri sfidano i padroni di casa per conquistare l'accesso alla fase a gironi di Europa League (sorteggi domani, 31 agosto, alle ore 13). Lo 0-0 maturato in casa all'andata nonostante una partita dominata non dà certezze ai ragazzi di Gasperini, che saranno dunque costretti a segnare. Impresa complicata ma non impossibile, soprattutto vista la vena realizzativa degli attaccanti bergamaschi dimostrata anche a Roma nell'ultima sfida di campionato conclusa 3-3. Se in quell'occasione Gasp aveva optato per diverse riserve, in Danimarca tornano tanti titolari, con le conferme nell'undici titolare dei soli Gollini, Palomino, Castagne, Pasalic e Zapata. Ma ecco le formazioni ufficiali:
Copenaghen (4-4-2): Joronen; Ankersen, Vavro, Bjelland, Boilesen; Skov, Falk, Zeca, Thomsen; N'Doye, Fischer. All.: Solbakken.
Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, de Roon, Freuler, Gosens; Pasalic; Zapata, Gomez. All.: Gasperini.
Le ultime dalla Danimarca
di Fabio Gennari
Non sappiamo, di preciso, che giorno sia. Forse il giorno dei giorni, per qualcuno il giorno del giudizio, magari quello della consegna della pagella: in fondo siamo tutti un po’ scolari e questi esami di riparazione d’agosto (Gasperini, prima di Atalanta-Sarajevo, aveva definito così i preliminari) questa sera produrranno un solo risultato. Promossi o bocciati, dentro o fuori, in paradiso o all’inferno. Amici atalantini, fratelli nerazzurri, ormai ci siamo: alle 18.30 l’Atalanta di Gasperini sarà in campo al Telia Parken di Copenaghen con un solo obiettivo e cioè conquistare i gironi di Europa League.
Dea avvantaggiata: con il 66 per cento dei risultati è qualificata. Lo 0-0 maturato la scorsa settimana a Reggio Emilia sembrava un brutto alleato in vista della sfida di ritorno e invece è tremendamente migliore rispetto, ad esempio, al 2-2 maturato con il Sarajevo. L’Atalanta è superiore al Copenaghen e in questo momento l’unica cosa che conta è andare al Telia Parken, la casa della squadra del tecnico Solbakken, per fare gol. Con una rete degli orobici, le percentuali si sbilancerebbero verso la Dea e i padroni di casa sarebbero costretti a uscire dal guscio. Il bello, in tutta questa storia, è che il Copenaghen è comunque chiamato a fare gol, a meno che punti solo e soltanto ai calci di rigore. Gasperini e i suoi ragazzi non devono fare troppi calcoli, gli orobici hanno la possibilità di fare la propria partita e il fatto di giocare con 18°C (quindi senza caldo opprimente) e su un terreno di gioco in ottime condizioni non può che far piacere a una squadra che ha già dimostrato a più riprese di sapere bene cosa c’è da fare per vincere una partita. Contro chiunque, su ogni campo e senza mai aver timore dell’avversario.
Gasp sicuro: gara decisiva. La posta in palio è altissima e, in conferenza stampa, Gian Piero Gasperini non lo nega, chiedendo ai suoi un alto livello di concentrazione. Nonostante il dominio dell’andata, il Copenaghen rappresenta un ostacolo da non prendere sottogamba. «I danesi sono molto forti in casa - analizza il tecnico dell’Atalanta -. Sono parecchio offensivi e giocano in un modo completamente diverso rispetto a quando scendono in campo in trasferta. Ma per noi è una partita importante. Sono quasi due mesi che la stiamo preparando. Siamo pronti. Per uscire dovremmo perdere. Con il pareggio, mal che ci vada, andremo ai supplementari. Speriamo che questa avventura continui a essere un bel romanzo». Dopo il brillante posticipo dell’Olimpico, il condottiero nerazzurro potrebbe sorprendere tutti con qualche mossa a sorpresa: «Cornelius è qui con noi. Ha possibilità di giocare come gli altri. Nel reparto d’attacco abbiamo diverse soluzioni e dobbiamo ragionare su quelle. Non soltanto su chi partirà dall’inizio, ma anche su chi entrerà a gara in corso: anche gli inserimenti dalla panchina avranno il loro peso. Ma l’importante sarà non snaturare il nostro gioco. Siamo reduci da due ottime prestazioni in cui abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato, il recupero di chi ha fatto tanta fatica non mi preoccupa. Ma questa volta sarà decisiva e non ci sarà possibilità d’appello».
Formazione: dentro Zapata per Barrow? Le parole del tecnico Gasperini in conferenza ribaltano completamente ogni ragionamento sul centravanti. Il mister ha Barrow, Zapata e Cornelius a disposizione, in panchina ha detto che si porterà qualcuno in grado di essere sfruttato al meglio durante la partita e (aggiungiamo noi) avere centimetri e peso a disposizione per il finale sembra la mossa più logica: quindi dentro Zapata subito, Barrow se serve freschezza e corsa e Cornelius pronto per l’eventuale assalto finale. Il resto della formazione sembra fatta: in porta giocherà ancora Gollini mentre in difesa Toloi e Masiello saranno affiancati da Palomino. A centrocampo sarà la volta di Hateboer, de Roon, Freuler e Gosens, mentre il rientro del Papu e la conferma di Pasalic con Zapata pare al momento la variante più probabile. Si gioca alle 18.30, allo stadio ci saranno oltre settecento tifosi della Dea e tutta Bergamo (probabilmente tutta Italia) seguirà con grande trasporto l’avventura finale della squadra del Gasp. Forza Atalanta, andiamo ai gironi e continuiamo a scrivere la storia.