l'allarme

Aumentano gli atti vandalici in provincia: da giugno raccolte circa 1000 denunce

Diversi Comuni della provincia hanno segnalato danneggiamenti che spesso sono opera di minori

Aumentano gli atti vandalici in provincia: da giugno raccolte circa 1000 denunce
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Tra febbraio e giugno sono stati denunciati 849 vandalismi, circa la metà di quelli segnalati lo scorso anno. Poi, a partire da giugno le denunce sono risalite a 922, un numero in linea con quello del 2019, quando erano state 980. Danneggiamenti di strutture pubbliche, panchine, scritte sui muri, rifiuti abbandonati, vetri rotti, ma la lista degli episodi che stanno iniziando a preoccupare i sindaci della Bergamasca potrebbe continuare.

Nell’ultimo periodo pare infatti si stiano moltiplicando e diffondendo in tutta la provincia casi di vandalismi messi in atto il più delle volta da giovanissimi senza un’apparente ragione. L’ultimo a sfogarsi, in ordine di tempo, è stato Davide Casati, primo cittadino di Scanzorosciate. Come lamentato dal sindaco di Azzano e vicepresidente regionale dell’Anci Lucio De Luca all’Eco di Bergamo, il problema consiste proprio nel fatto che i vandali sono minori che semplicemente vanno incontro a una strigliata dopo essere stati convocati in Comune con le rispettive famiglie. La normativa pare non tutelare gli enti pubblici ed enfatizzare i loro comportamenti potrebbe incentivare altri loro coetanei a comportarsi allo stesso modo, sapendo di poter contare su una sorta di impunibilità.

A finire nel mirino di queste bande sono state diverse strutture dei Comuni della provincia. A Villa di Serio, ad esempio, nel parco Watermelon, sono state danneggiate tre panchine ed è stata scardinata la porta di un magazzino; oppure a Berbenno nel centro ricreativo di Ravagna sono state distrutte sedie, tavoli, materiali vari e serrature per un danno di circa 10mila euro. Quindi, i vandali si sono sfogati danneggiando alcune automobili parcheggiate nella piazza del paese.

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