Indagini vicini alla chiusura

Bambini ustionati all'asilo di Osio Sopra, chiesta l'archiviazione per don Luca Guerinoni

Il parroco, legale rappresentante, non era presente al momento dei fatti. Ma le parti civili si sono opposte alla richiesta della Procura

Bambini ustionati all'asilo di Osio Sopra, chiesta l'archiviazione per don Luca Guerinoni
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Le indagini sono ancora aperte, ma la pm Silvia Marchina, titolare del caso, ha chiesto l'archiviazione per don Luca Guerinoni, parroco di Osio Sopra e legale rappresentante della locale scuola dell'infanzia San Zeno, indagato per i fatti avvenuti all'interno dell'asilo lo scorso 30 maggio, quando durante un'attività di orienteering in giardino cinque bambini sono rimasti ustionati, due in maniera molto grave, in seguito all'accensione - non ufficialmente prevista - di un falò.

A riferirlo è Bergamonews, che spiega anche come proprio le famiglie dei due piccoli più gravemente feriti nell'incidente si siano però opposte a questa decisione della Procura. Il nodo verrà quindi sciolto dal gip. La pm ha avanzato la sua proposta sulla base del fatto che don Guerinoni nulla sapeva di quell'attività e, soprattutto, non era presente al momento in cui sono avvenuti i fatti.

Posizione decisamente diversa, invece, per gli altri tre indagati, ovvero uno dei genitori che ha partecipato all'attività, colui che ha materialmente spruzzato dell'etanolo sul falò che era stato acceso in giardino e a causa del quale partì la tragica fiammata, ma anche la maestra della classe dei bimbi ustionati e la coordinatrice didattica dell'istituto.

Proprio la docente e la coordinatrice, negli interrogatori, hanno più volte sottolineato di non aver partecipato attivamente all'attività del falò, anzi, di non sapere nemmeno che un genitore avesse portato all'interno della scuola dell'etanolo, dato che il falò non era stato autorizzato. Secondo le autorità, però, le due non potevano non sapere, essendo presenti sul posto al momento dei fatti. Le indagini dovrebbero chiudersi molto presto, dato che anche i Ris di Parma hanno concluso i loro approfondimenti e pare abbiano consegnato alla Procura tutta la documentazione.

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