Allagamenti

Bergamo travolta dalla Morla e dalla Tremana, i residenti: «Avevamo denunciato la situazione»

Video e foto di tante persone che hanno subito danni a causa del maltempo di stamattina. «Bisognava rimuovere sedimenti sabbiosi e sassosi, ma anche vegetali…»

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di Paolo Aresi

Una pioggia che è sembrata una cascata sulla città, che impediva di vedere le case oltre le finestre, che rumoreggiava sui tetti come aerei al decollo, che si è scatenata attorno alle cinque della mattina di oggi, lunedì 9 settembre. E ha fatto danni come non se ne vedevano da molti anni: ha scatenato la rabbia dei torrenti di Bergamo, della Morla e della Tremana.

 

 

La Morla è uscita nella zona di via Baioni e della pista ciclabile, con tutte le ville e villette di quell’area, intorno a via Berlendis. Garage e scantinati allagati, automobili danneggiate, fango ovunque. Poi la Morla ha fatto scoppiare i tombini in via Cesare Battisti, sotto il parcheggio del vecchio palazzetto. La rabbia della piccola Tremana si è invece scatenata sotto via Ponte di Pietra e addirittura ha spaccato la strada, tranciato l’asfalto.

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La strada distrutta in via Ponte di Pietra

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La lettera scritta dai residenti a Regione

Come sovente accade, le reazioni dei responsabili sono state di meraviglia. Eppure tante volte, anche su queste pagine, abbiamo scritto dei rischi della mancanza di manutenzione e di una politica di nascondimento dei corsi d’acqua, come se fossero cose da occultare anziché da valorizzare: intubati, sotterrati, costretti a scorrere nel buio del sottosuolo cittadino per ricavare un pezzo di parcheggio o di strada in superficie. Ma la natura a volte si fa beffe del lavoro dell’uomo, soprattutto quando questo la contraddice, pretende di piegarla.

 

 

Il disastro di via Baioni e di via Berlendis è stato causato dalla mancanza di manutenzione, già denunciata anche dal nostro giornale e dal nostro sito. Gli abitanti della zona questa mattina lo ripetevano: «Abbiamo scritto al Consorzio di bonifica, al Comune, alla Regione per chiedere interventi. L’Ufficio regionale di Bergamo ci ha risposto che avrebbero considerato la possibilità di intervenire in base ai fondi a disposizione. Facevamo riferimento alla condizione dell’alveo della Morla nel tratto fra le vie Sporchia, Berlendis, Grassi, Nazzari e Cameroni; bisognava rimuovere sedimenti sabbiosi e sassosi, ma anche vegetali…».

 

 

 

L’impresario di un condominio in costruzione si dà da fare con le pompe: «Il sotterraneo è completamente allagato, l’acqua arriva fino alla strada». Secondo qualcuno, la capacità del sotterraneo in questione ha fatto da bacino idrico che ha salvato tante abitazioni da una valanga di acqua e fango ancora più drammatica. Il signor Riccardo in questa zona lo conoscono tutti, perché è considerato un po’ il guardiano della Morla, ogni giorno lo si può vedere sulla riva, al ponte di via Berlendis. Racconta: «Ho segnalato tante volte i problemi dell’alveo, ma senza risultato. La Morla è una presenza amica, io ci vado a pescare, poi però i pesci li ributto dentro. Ma se la si trascura diventa una nemica, anche perché oggi, a differenza di una volta, l’urbanizzazione è arrivata fino agli argini, ma gli argini vanno difesi. Non basta dire che la natura è bella, la natura è bella ma va regolata nel momento in cui entra fra le case e le strade della città».

 

 

Non è certo la prima volta che la Morla e la Tremana (ma anche il Gardellone, che dal 1950 è stato deviato verso Torre Boldone e va dritto nel Serio) provocano disastri, accade ogni venti o trent’anni. L’evento più terribile fu l’esondazione del 1936 in Borgo Santa Caterina e in via Borgo Palazzo: era il 3 di maggio, la Morla invase il cimitero di Valtesse (oggi Campo Utili), scoperchiò le tombe, uscirono anche la Tremana e il Gardellone, due persone vennero strappate dalle acque e uccise.

Commenti
Alessandro

Bergamo, da capitale della cultura a capitale dell'incapacità... E Gori se la ride in Europa.

Lore

Il Morla non si pulisce,devono nidificare gli uccelli...queste le parole di un sindaco... E poi pagare il consorzio di bonifica per cosa? Vergogna.

Michele Rota

Stamattina quella "brutta" gente della Curva Nord è venuta nel mio quartiere ad aiutare quei perfetti sconosciuti (italiani e non) che si sono svegliati con mezzo metro di fango nelle abitazioni, nei box e nelle cantine. Che ragazzacci !

Lone Wolf

15% è l'aumento dei costi per il 2024 del consorzio di bonifica !! VERGOGNA Ente utile solo a pagare lauti stipendi e basta.

Luciano

Buttano soldi in cavolate e movide. Sordi e ciechi ai problemi di chi abita e vive certe situazioni. Politici e imprenditori edili da mandare zappare e raccogliere pomodori

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