Bergamo-Treviglio, il presidente Gafforelli: «Occasione storica. Non si perda tempo»
Il leader della Provincia ha intenzione di incontrare i Comuni interessati dal tracciato del nuovo collegamento entro la metà di settembre. «Prima voglio vedere gli atti ufficiali. Dopodiché li convocherò così che vengano a conoscenza del progetto ed esprimano il loro parere sull'opera»
di Federico Rota
Parlando della Bergamo-Treviglio e, in particolare, del finanziamento stanziato da Regione Lombardia per la realizzazione dell’infrastruttura viabilistica, il presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli, definisce questa «un’occasione storica per il nostro territorio». La Giunta regionale, pressoché a sorpresa, venerdì 7 agosto ha messo sul piatto un contributo di 130 milioni di euro, che si inserisce nell’ambito del Piano Marshall da 3,5 miliardi di euro recentemente varato dal Pirellone per il rilancio dell’economica lombarda. «Questo stanziamento apre uno scenario certamente importante – aggiunge Gafforelli – è fondamentale che non si perda ulteriore tempo e si proceda, finalmente, al completamento del nuovo tracciato».
I 130 milioni sono una somma che, da sola, copre circa il 50 per cento delle risorse regionali destinate a sostenere 82 cantieri nella Bergamasca (in totale 250 milioni di euro). Il contributo pubblico, in particolare, servirà a garantire pedaggi calmierati agli automobilisti che utilizzeranno la futura autostrada per spostarsi dalla Bassa al capoluogo. L’opera, complessivamente, si stima che costerà circa 430 milioni di euro e la parte restante sarà in capo al soggetto privato che parteciperà al progetto.
La discussione su modalità e tempistiche resta però ancora aperta e il finanziamento della Bergamo-Treviglio, così come il criterio di assegnazione dei fondi regionali destinati alle altre opere pubbliche, ha creato non pochi malumori nella politica bergamasca. In particolare nel Pd, da sempre contrario alla nuova autostrada, che ha criticato fortemente Regione per aver “premiato” le amministrazioni leghiste e di centrodestra. Inoltre, c’è chi dice che con 130 milioni di euro si potrebbe procedere alla riqualificazione della viabilità esistente o alla creazione di un’opera completamente pubblica. «Nel merito non mi esprimo, non sono un tecnico e non avanzo giudizi – sottolinea il presidente -. Da parte della Provincia c’è la volontà a risolvere definitivamente un problema viabilistico che da troppi anni blocca il territorio, quale che sia la soluzione tecnica più adatta. Essendo arrivati a questo punto, adesso è tempo di trovare una quadra e tirare le somme; non va perso ulteriore tempo».
L’iter per la realizzazione della nuova infrastruttura aveva subito un’accelerata nel marzo del 2019, quando proprio Gafforelli aveva sbloccato una situazione di stallo che durava da anni portando in Consiglio provinciale un ordine del giorno, approvato all’unanimità, che evidenziava la necessità di creare un collegamento veloce tra i Comuni della Bassa e Bergamo. «Autostrade Bergamasche spa ha proposto un progetto di collegamento veloce Bergamo-Treviglio su cui la Provincia di Bergamo si è già espressa con parere favorevole nella conferenza dei servizi del 2012 – si legge nel documento del 2019 – approvando il progetto preliminare che dovrà essere consegnato in Regione Lombardia».
Ora, il piano finanziario della futura autostrada dovrebbe essere presentato e protocollato in Regione, così come il relativo progetto. La decisione finale, tuttavia, spetterà agli enti locali sui quali insisterà il tracciato, con i quali Gafforelli ha intenzione di intavolare una discussione nel prossimo futuro. «Lo scorso anno avevo promosso questo ordine del giorno per dichiarare che la Provincia era favorevole a questa infrastruttura e che avremmo avviato un confronto con le Amministrazioni locali interessate dal tracciato – spiega -. Entro i primi giorni di settembre voglio vedere gli atti ufficiali. Dopodiché convocherò i sindaci dei rispettivi Comuni così che vengano a conoscenza del progetto ed esprimano il loro parere in merito al collegamento viabilistico».