Udienza rimandata

Bimbi ustionati all'asilo di Osio Sopra, i genitori si oppongono all'archiviazione di don Guerinoni

Per il pm, il prete non avrebbe avuto alcun ruolo operativo nella scuola e durante quel terribile 30 maggio fece ciò che gli compete

Bimbi ustionati all'asilo di Osio Sopra, i genitori si oppongono all'archiviazione di don Guerinoni
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È stata posticipata, a causa di un errore di notifica, l'udienza preliminare per discutere l'archiviazione della posizione di don Luca Guerinoni: il parroco di Osio Sopra, inizialmente tra gli indagati, è infatti il rappresentante legale della scuola d'infanzia San Zeno dove un anno fa (il 30 maggio 2022), alcuni bambini rimasero gravemente ustionati.

Don Luca Guerinoni, stando al pm Silvia Marchina - coordinatrice delle indagini dei Carabinieri di Treviglio e della Polizia Locale - non avrebbe avuto alcun ruolo operativo nella scuola e durante quel terribile giorno fece ciò che gli compete. Al momento dell'incidente, il parroco non era presente: è arrivato soltanto più tardi, quando i soccorsi si apprestavano già a portare via i feriti.

Genitori si oppongono: «Don Guerinoni ha un ruolo centrale»

Ad opporsi alla richiesta di archiviazione i genitori di Elisa e Alessandro, i piccoli più gravi, assistiti dall'avvocato Danilo Delia. «La figura di don Guerinoni per noi ha un ruolo centrale e per questo non deve restare fuori - ha dichiarato il legale a Il Giorno -. La sua posizione deve essere approfondita, investigata. Sapeva dell'attività alla scuola, della giornata di orienteering, seppure non era presente. Comunque una persona che è nella scuola, al pm ha riferito che già in un'altra circostanza era stato acceso il braciere».

Il braciere è, infatti, la chiave di volta di tutta la vicenda. Quello stesso braciere era stato acceso per arrostirci i marshmallow insieme ai bambini, come premio per aver completato l'attività di orienteering - una sorta di piccola caccia al tesoro per insegnare ai più piccoli a orientarsi. Uno dei papà ci ha versato sopra del bioetanolo, che ha causato una fiammata. Il 19 settembre si terrà l'udienza principale che vede indagati proprio questo papà, la maestra della sezione e la coordinatrice della scuola.

Il braciere utilizzato per momenti di preghiera

Per quanto riguarda l'utilizzo del braciere in altre occasioni, l'avvocato di don Guerinoni, Emilio Gueli, ha specificato a Corriere Bergamo: «Agli atti delle indagini non risulta che sia un'attività connessa alla scuola». E il parroco ha aggiunto che veniva utilizzato per festività come l'Avvento e la Quaresima, per momenti di preghiera che per una sera si sono estesi anche all'interno della spaziosa scuola materna, ma senza coinvolgere i bambini. «Credo non venne nemmeno acceso un braciere vero e proprio. Credo fossero dei lumini. E si parla della sera, alle 20».

Della vicenda e del coinvolgimento di don Guerinoni se ne riparlerà il 20 ottobre prossimo, di fronte al giudice dell'udienza preliminare.

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