Capote dell'auto squarciata con una lama al parcheggio dell'aeroporto di Orio: «Casi all'ordine del giorno»
La testimonianza di un uomo tornato dalle ferie, che la sera di martedì 22 aprile si è ritrovato la macchina rovinata e ha sporto denuncia

Segnalati diversi i furti e i danneggiamenti ai veicoli nel parcheggio dell'aeroporto di Orio: l'ultimo episodio è avvenuto qualche giorno fa, quando un uomo di rientro dalle ferie si è ritrovato l'auto rovinata. Con modalità che, tra l'altro, fanno intuire che tipo di gente si possa aggirare da quelle parti.
Capote squarciata con un grosso coltello
«Di rientro dalle ferie ieri sera (martedì 22 aprile per chi legge, ndr) ho trovato al parcheggio ufficiale P2 la capote della mia auto decappottabile tagliata, con una lama presumibilmente lunga e ben affilata. Specifico che la capote della mia auto è in tre strati di tessuto e vinile, non semplice da tagliare con un taglierino qualunque».
Il danno, ha spiegato, si aggirerebbe tra i tre ed i quattromila euro. «La polizia di frontiera aeroportuale, da cui cui ho fatto denuncia, ha dichiarato che casi come il mio sono all'ordine del giorno e vengono commessi dai tossicodipendenti e clochard che vagano per i parcheggi, armati di coltelli di dimensioni importanti, visto quello che hanno fatto al mio veicolo». Secondo le forze dell'ordine, ha proseguito il cittadino, il danno è stato provocato com'era intuibile dal tentato furto del veicolo, reato subito già da altre persone in passato, o del suo contenuto.
Soggetti pericolosi
«Il parcheggio - ha spiegato - non risponde dei danni appellandosi al fatto che "viene venduto come non custodito". La questione però non riguarda solo la sicurezza dei veicoli, che con le tariffe esose richieste dovrebbe essere quantomeno garantita, ma anche la sicurezza degli utenti, che attraversano i parcheggi e tutta la zona aeroportuale».
La questione, quindi, per chi ha subito il reato non è tanto limitata unicamente al danno materiale provocato da chi ha cercato di derubarlo, ma anche al genere di individui che se ne vanno in giro per i parcheggi e le aree dell'aeroporto. Dalle testimonianze che arrivano, pare che non si tratti semplicemente di senza fissa dimora in cerca di un posto per ripararsi e dormire, ma anche di criminali e potenziali tali. «Per quanto riguarda i soggetti che popolano la zona dell'aeroporto - ha infatti concluso l'utente - penso che il degrado sia sotto gli occhi di tutti».
A) con quello che costa il parcheggio dovrebbe rispondere dei danni ed essere venduto come custodito B) le leggi in materia le fa il governo (ed è un po' che è stato eletto), il DDL Sicurezza lo hanno approvato. VEDRAI CHE MELONI!
Siamo alla frutta. La barbarie avanza. Ormai le scelte della nostra vita sotto tutte condizionate da questa impunità verso i criminali da leggi poco incisive espresse da " abbiamo le mani legate" o "tanto escono subito". Si torna indietro, facendoti portare da qualcuno in aeroporto o facendoti spennare dai garage in zona. Alla faccia della libertà e della modernità!!!
Peccato, pensavo di aver trovato nei parcheggi "ufficiali" P2 e P3 la soluzione per liberarmi dalla schiavitù dei pulmini dei parcheggi remoti privati, invece lì si rischia di cadere dalla padella nella brace. Niente assalti alla diligenza (=pulmino) in compenso rischio di danni all'auto parcheggiata. Non temo i furti, perché non lascio mai niente di valore nell'auto parcheggiata, ma i danni sì!
Tanto se li prendono, dopo due ore sono liberi. Come nel resto della città e della provincia, la criminalità fa tutto ciò che vuole, indisturbata. E c'è gente che li difende, anche nei commenti. VEDRAI CHE BERGAMO!