Cellulare strappato dalle mani in centro, l'appello al sindaco: «Aiuto, mi serve per le mie cure»
Moglie con disabilità e marito di Curno chiedono aiuto direttamente a Giorgio Gori: «Me lo faccia riavere». Lo scippo è avvenuto in via Paglia
Gliel'ha strappato dalle mani mentre faceva una ricerca su internet, in via Paglia a Bergamo: a Fabio Battaglia, di Curno, hanno detto che molto probabilmente il cellulare non lo rivedrà più, ma lui e la moglie Damiana Buzzi non si rassegnano. Lì dentro, infatti, c'erano i numeri e i contatti che servono alla signora per le cure a cui lei, portatrice di disabilità, deve per forza sottoporsi e questa vicenda le sta creando parecchi problemi.
Lo scippo e l'inseguimento
Lo scippo è avvenuto nel tardo pomeriggio di mercoledì 3 aprile, tra le 17.30 e le 18, tutto è accaduto in un lampo e il curnese è stato preso di sorpresa: «Avevo parcheggiato nelle vicinanze e aspettavo che mio figlio staccasse dal lavoro. Ero uscito dall'auto e stavo navigando in rete, quando a un certo punto un uomo con una felpa scura, incappucciato, mi ha strappato il telefono dalle mani ed ha iniziato a correre».
Allora è cominciato l'inseguimento, con Battaglia che ha attraversato come il criminale la strada, tra le macchine che frenavano e suonavano i clacson. Alla fine, però, l'altro è stato più veloce e l'ha seminato scappando verso viale Papa Giovanni e la stazione, riuscendo a dileguarsi.
«Non sono riuscito a vederlo in faccia perché era coperta dal cappuccio, ma mi sembrava giovane - ha raccontato Battaglia -. Gli sono andato dietro, era pieno di gente e ho gridato di fermarlo, ma nessuno è intervenuto, poi ha girato l'angolo della strada e l'ho perso».
Nel cellulare, una vita
I coniugi ora devono affrontare una serie di difficoltà, perché il dispositivo l'aveva comprato per gestire le chiamate, i numeri e le informazioni che servivano per le terapie della moglie, c'erano i contatti dell'ortopedico, dell'ospedale ed erano memorizzati degli appuntamenti. Insomma, se si riuscisse a recuperare, sarebbe meglio e per questo hanno deciso di rivolgere un appello al primo cittadino, Giorgio Gori.
«Signor sindaco, voglio più sicurezza, non è possibile essere derubati alle 18 in centro città - ha detto Buzzi -. In quel cellulare c'era letteralmente la mia vita. Come ultimo gesto del suo mandato, la prego di farmelo riavere e le chiedo aiuto, mi serve per le mie cure. Quando è successo, ero a casa ad aspettare mio marito e mio figlio: se fosse capitato loro qualcosa? E io, dopo come avrei fatto nella mia situazione?».
Cosa c’entra il sindaco? E.’ Ridicolo
Gli sforzi fatti negli anni, gli investimenti di riqualificazione del piazzale degli alpini, se dobbiamo trarre le debite conclusioni, non sono approdati a risultati concerti. Si discute di altro sperpero di risorse pubbliche, per meglio ingabbiare il piazzale adiacente le stazioni. Del mercato che avrebbe dovuto rendere più vivibile i luoghi, ci siamo scordati tutti. I momenti di aggregazione, prettamente serale, sono causa di disturbo per i residenti. In verità, il sindaco uscente della città, a parte la promozione per la Capitale della Cultura, assieme a Brescia, non ha mancato di ostentare il suo presenzialismo in pressoché tutte le manifestazioni che contavano, delegando ad altri gli aspetti più spinosi, meritori di una maggiore, corale e composita partecipazione, che l'ha visto latitare. Gli smartphone si riacquistano, le rubriche telefoniche si ripristinano, i guasti a carico dell'intera cittadinanza restano.
Bergamo, la stazione e il suo piazzale (quello modificato da gori nei primi mesi del suo primo mandato, perchè brutto e insicuro), sono sempre più in balia di criminali, per lo più stranieri. Grazie gori, gandi, ecc.
"La prego di farmelo riavere" ...gliel'ha rubato Gori ?