Alla Celadina

Come va il Luna Park? Non è come gli altri anni, ma le giostre girano ancora

Nei fine settimana, di gente ce n’è. I titolari ammettono: «Pensavamo molto peggio, invece...». Rispettate le regole di distanziamento

Come va il Luna Park? Non è come gli altri anni, ma le giostre girano ancora
Pubblicato:
Aggiornato:

di Federica Frigeri

Inaugurato il 28 agosto e aperto fino al 27 settembre, il Luna Park di Bergamo, in Celadina, è uno dei più antichi d’Italia, con alle spalle più di cento anni di attrazioni. Quest’anno la conferma dell’apertura del parco ha portato con sé pareri discordanti: c’è chi avrebbe evitato, e chi invece lo apprezza, come un elemento di normalità.

Nei pomeriggi durante la settimana è per lo più spopolato, molti giostrai puliscono le attrazioni, alcune invece sono aperte. Le famiglie che decidono di entrare sono quelle che non si sentono in pericolo. Matteo è nel parco con il figlio: «Ci sono delle leggi e vengono rispettate, però preferiamo comunque venire al pomeriggio, c’è meno gente». Mentre il bambino gira sui mini-seggiolini, il papà aggiunge: «È come negli altri parchi divertimenti, quelli fissi tutto l’anno: quelli sono aperti, le regole sono le stesse».

Un tema a favore è anche quello dello stare all’aria aperta, come fa notare un gruppo di giovani. I quali concludono: «E poi c’è poca gente». Lo stesso afferma la mamma di Tommaso, impegnato nella pesca dei cigni: «Soprattutto in settimana ci son poche persone e le distanze di sicurezza si mantengono. Siamo tranquilli».

Alcune famiglie di giostrai vedono la situazione come positiva, nonostante tutto: «Un po’ di persone ci sono, hanno voglia di venire. Sanno che il parco è sicuro e che si rispettano le regole». C’è anche chi dice che «vista la situazione, va già bene così. A dirla tutta, pensavamo arrivasse meno gente, quindi...».

Se dal lunedì al giovedì il Luna Park pare quasi vuoto, la situazione è diversa nel weekend. Il sabato sera la coda per l’ingresso sembra infinita. Tra le persone in attesa di poter entrare ci sono sia famiglie con bambini, sia giovanissimi che vogliono godersi la serata. «I controlli sono per la loro sicurezza» spiega Armando Piccaluga, responsabile del parco. «Ma non devono aspettare molto in coda - aggiunge - perché il giro di tutto il parco, camminando tra le attrazioni, si compie in circa 15 minuti. Quindi il ricambio di persone è frequente e nessuno passa più di 10 minuti in fila».

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 17 settembre, oppure in edizione digitale cliccando QUI

Seguici sui nostri canali