Zona rossa in Val Seriana, è stata rinviata la decisione del Governo
Resta con il fiato sospeso la Val Seriana, in attesa di sapere se verrà inserita o meno nella cosiddetta zona rossa che prevede ulteriori misure restrittive, paragonabili a quelle messe in atto nel lodigiano, per contenere i contagi da Coronavirus. Nel merito era attesa nella tarda serata di oggi la decisione da parte del Governo, che però è slittata alle prossime ore, se non ai prossimi giorni, e verrà inserita in un decreto ad hoc.
In un comunicato postato su Facebook, il sindaco di Nembro Claudio Cancelli (risultato positivo al tampone ma in buone condizioni) ha voluto aggiornare i cittadini riguardo la situazione. «Ormai sembra che questa decisione non sarà presa per ora e si aspetterà il fine settimana per capire l’efficacia delle misure in atto - si legge nel comunicato del primo cittadino -. Il numero dei casi positivi a Nembro è cresciuto oggi in modo contenuto rispetto ai giorni scorsi, ma si devono attendere i prossimi giorni per capire la tendenza effettiva. Nel frattempo, i nostri servizi sociali e i volontari continuano a cercare di rispondere alle necessità più urgenti delle persone. La rete di solidarietà tra di noi è forte. Se ci saranno novità importanti, vi verranno comunicate subito senza aspettare il comunicato serale usuale».
Ad oggi, nella Bergamasca risultano esserci 423 positivi, 48 in più rispetto alla giornata di ieri. «Abbiamo evidenziato al Ministro della salute Roberto Speranza la nostra preoccupazione riguardo l'evolversi della situazione epidemiologica e il nostro orientamento a mettere in campo tutte misure necessarie per contenere il virus - ha annunciato nel corso della ormai consueta conferenza stampa a Palazzo Lombardia l'assessore regionale al welfare Giulio Gallera -. Riguardo l'estensione o meno dell'eventuale zona rossa siamo in attesa delle valutazioni da parte del Governo e degli esperti. Siamo pronti ad accogliere ogni misura che ci verrà proposta in serata». In Val Seriana, nella giornata di martedì 3 marzo si era registrato un rialzo improvviso dei contagi: le persone risultate positive erano infatti aumentate di 129 unità rispetto allo stesso dato registrato il giorno prima, mentre a Lodi di 98 soggetti. «Si tratta dei numeri più alti di tutta la regione anche rispetto al al focolaio in provincia di Lodi», aveva commentato Gallera.
Nel corso della giornata odierna, l'Esecutivo ha emanato un ulteriore Decreto della Presidenza del Consiglio che prevede norme di comportamento valide per tutto il Paese e ha anche previsto la sospensione dell'attività didattica fino al 15 marzo di tutte le scuole italiane.
Nel corso della conferenza stampa l’assessore Gallera ha anche aggiornato i dati relativi ai casi di Coronavirus in Lombardia. «I dati che vi presentiamo sono purtroppo in crescita. I positivi sono 1820 (+300 rispetto a martedì). I pazienti ricoverati in ospedale sono 877, mentre quelli in terapia intensiva sono 209. I soggetti in isolamento domiciliare risultano essere 411. Aumentano di molto le persone dimesse, salite a 250, ma aumentano anche le vittime, con 73 decessi accertati». L'assessore ha anche fatto sapere che tra le persone positive al Covid-19 risulta esserci anche la dottoressa Beatrice Stasi, direttore generale del Papa Giovanni. «E' risultata positiva al tampone ma sta bene ed è in isolamento domiciliare a casa».
A Roma si è anche tenuto un incontro tra Governo, Regioni e parti sociali per stabilire le misure economiche a sostegno del mondo produttivo. «È necessario intervenire subito per garantire liquidità a tutte le imprese colpite dall'epidemia, sostenendo il reddito dei lavoratori - ha evidenziato il vicepresidente regionale Fabrizio Sala -. Tra gli altri, bisogna prestare attenzione agli operatori che lavorano nel settore del turismo, della ristorazione, in quello fieristico e in quello alberghiero. Inoltre abbiamo concordato l'idea di un commissario per gli investimenti, prendendo come modello quanto fatto in occasione del crollo del Ponte Morandi. È indispensabile implementare lo sviluppo e gli investimenti pubblici, semplificando al contempo la burocrazia. Dobbiamo garantire un pacchetto di aiuti di prima necessità».
«Dobbiamo intervenire in aiuto di tutto il mondo produttivo lombardo - ha commentato l'assessore regionale al Bilancio Davide Caparini -. Le prossime Olimpiadi invernali sono l'occasione per dimostrare che Lombardia e Veneto sono eccellenze, ma per fare ciò servono investimenti. Come Regione Lombardia daremo il via ad una campagna di comunicazione per spiegare la situazione epidemiologica e come comportarsi per proteggere noi e gli altri dai contagi». L'assessore ha fatto sapere che le autorità regionali hanno acquistato un milione di mascherine che verranno distribuite al personale sanitario.