Domenica di superlavoro per il Soccorso Alpino: otto gli interventi di recupero eseguiti

Giornata di superlavoro quella di domenica 13 settembre per gli uomini della VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino, che nella Bergamasca sono stati impegnati in otto interventi di recupero. Nello specifico sono intervenuti intorno alle 12 a Piazzatorre, per soccorrere un ciclista infortunatosi mentre praticava downhill. L’allarme è stato lanciato da un testimone di passaggio, che mentre era sulla seggiovia ha visto cadere l’uomo e ha allertato il 112. Il ciclista, un bergamasco di 43 anni, fortunatamente non aveva riportato gravi traumi, ma soltanto alcune escoriazioni e contusioni ed è stato portato in ambulanza in ospedale.


Quindi, i soccorritori sono stati impegnati in altri due interventi in Val di Scalve: a Schilpario hanno aiutato un uomo che aveva riportato una distorsione a una spalla nella zona del rifugio Tagliaferri. Sul posto l’elisoccorso di Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) di Brescia. Il secondo intervento, invece, è stato effettuato nel Comune di Vilminore, nelle vicinanze della diga del Gleno, per soccorrere un escursionista che aveva avuto un malore.
La VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino ha svolto ulteriori cinque uscite a Valbondione. Nella zona dell’Alpe Corte sono intervenuti i tecnici di turno al centro di Clusone e i tecnici Cnsas di stazione, oltre all’elisoccorso da Bergamo e un’ambulanza, per soccorrere un uomo di 60 anni che cadendo aveva riportato un trauma al ginocchio. Il secondo intervento ha avuto luogo nella zona del Passo dei Laghi Gemelli, sempre in Valcanale, per un uomo che aveva avuto un malore e che è stato recuperato dall’elicottero di Trento. La terza uscita è stata in Val Sedornia, tra Valbondione e Gandellino, per un ragazzino di 9 anni che dopo essersi era fatto male a un ginocchio È stato accompagnato a valle con il mezzo fuoristrada e affidato alle cure mediche.
Infine, al rifugio Curò una ragazza è stata soccorsa dopo aver riportato un trauma a una caviglia. Le squadre del Cnsas l’hanno raggiunta, hanno immobilizzato l’arto e per il recupero è intervenuto l’elisoccorso di Brescia. Nel frattempo i soccorritori sono intervenuti anche sul Monte Avert per recuperare un uomo di 71 anni. L’anziano era uscito a caccia con un amico e la moglie ed è scivolato per circa 200 metri lungo un pendio erboso molto ripido. Purtroppo, i traumi riportati nella caduta sono risultati fatali.