il caso

Domingo al Donizetti divide le anime a Palazzo Frizzoni, ma ha il sì di Gori

Il collettivo femminista NonUnaDiMeno ha chiesto, alla luce dello scandalo sessuale che ha travolto il tenore del 2019, di rivedere la scelta. Le dichiarazioni sui presunti abusi non hanno però portato ad alcun risvolto giudiziari

Domingo al Donizetti divide le anime a Palazzo Frizzoni, ma ha il sì di Gori
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Tutto confermato. La Fondazione Donizetti ha deciso di andare per la sua strada e, di conseguenza, Placido Domingo sarà come da programma sul palco del Donizetti per esibirsi il prossimo 19 novembre nel “Belisario”. Come riporta Corriere Bergamo, il sindaco Giorgio Gori avrebbe appoggiato la decisione della Fondazione e, al momento, la lettera-appello inviata dal collettivo femminista NonUnaDiMeno al direttore artistico Francesco Micheli, pare essere caduta nel vuoto.

Le femministe chiedevano di rivedere il programma del Donizetti Opera, alla luce delle accuse di molestie mosse al tenore lo scorso anno. Accuse che però, va specificato, non hanno portato ad alcuna evoluzione giudiziaria; per questa ragione si è scelto di tirare dritto. La lettera femminista ha però creato un certo imbarazzo all’interno di Palazzo Frizzoni dove, nonostante la linea di garantismo espressa anche dall’assessore alla cultura Nadia Ghisalberti, diverse donne della maggioranza hanno storto il naso e manifestato il proprio disappunto per la scelta. Tra queste anche l’assessore alle pari opportunità Marzia Marchesi.

La vicenda Domingo, tra l’altro, rischia di macchiare in modo indelebile la cerimonia inaugurale del nuovo Teatro Donizetti, completamente ristrutturato dopo tre anni di lavori. Se il Comune pare non esporsi più di tanto, la patata bollente passa quindi nelle mani del direttore Micheli che dovrebbe accollarsi il compito di mediare con NonUnaDiMeno per evitare che eventuali proteste rovinino la festa della riapertura.

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