Sicurezza

In Bergamasca due incidenti mortali di uomini diretti al lavoro in pochi giorni

Le vittime sono l'operaio investito a Mornico e il 49enne travolto questa mattina (16 gennaio) sull'A4. I sindacati: «Inizio anno drammatico»

In Bergamasca due incidenti mortali di uomini diretti al lavoro in pochi giorni

Sono state mattinate di brutte notizie quelle degli ultimi giorni in Bergamasca. Venerdì 13 gennaio, un operaio senegalese in sella alla sua bici e diretto al lavoro ha perso la vita a Mornico al Serio, lungo la ex statale Ogliese, e oggi, lunedì 16 gennaio, c’è stata un’altra vittima della strada: il 49enne bergamasco Orazio Ingegneri ha perso la vita in autostrada nello scontro fra tir che ha immobilizzato la circolazione per diverse ore.

A porre l’accento sulla gravità della questione sono Angelo Chiari della Cgil, Danilo Mazzola della Cisl e Vincenzo Cesare della Uil di Bergamo. I tre sindacalisti sottolineano: «È un inizio d’anno drammatico. Non è possibile perdere la vita mentre si lavora o nel tragitto verso il proprio posto di lavoro. La sicurezza dei lavoratori sulle strade è parte della più ampia questione della sicurezza sul lavoro, in cui vanno inclusi i temi dei ritmi dello svolgimento delle proprie mansioni, dei turni, ma anche talvolta delle condizioni delle arterie stradali attorno ai nuovi grandi poli produttivi o di logistica che sorgono isolati, nel mezzo di strade ad alta percorrenza, dove i rischi per chi si sposta in bicicletta o in moto sono alti».

I sindacalisti aggiungono: «Ricordiamo che gli infortuni avvenuti in itinere, tenendo conto di quelli mortali e non, costituiscono circa il 15 per cento del totale, secondo i dati regionali relativi al periodo tra gennaio e novembre del 2022. Le nostre condoglianze e la nostra vicinanza vanno alle famiglie di entrambi i lavoratori scomparsi. Alle istituzioni, alle autorità sanitarie e alle nostre controparti chiediamo un rinnovato sforzo e una collaborazione che ci veda uniti per incidere finalmente sul fenomeno delle morti sul lavoro, e invertire una tendenza che non è più sopportabile».