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I funerali di Kevin Drago, morto dopo l'incidente a Miami: striscioni e palloncini in piazza a Urgnano

Il 31enne si è spento l'8 maggio a più di un mese dall'incidente nel quale l'amico Ghidotti morì sul colpo

I funerali di Kevin Drago, morto dopo l'incidente a Miami: striscioni e palloncini in piazza a Urgnano
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Un corteo lungo e silenzioso ha attraversato il centro di Urgnano ieri, mercoledì 22 maggio, per dirigersi verso la chiesa parrocchiale per il funerale di Kevin Drago, il giovane 31enne nato e cresciuto nel paese, rimasto vittima di un incidente stradale a Miami, avvenuto il giorno di Pasquetta.

Cosa è successo

Giuseppe Ghidotti, l'amico che era con lui, morì sul colpo. Kevin invece è rimasto per più di un mese in ospedale, senza mai riprendere conoscenza, ma anche con periodi di miglioramento che avevano riacceso la speranza. Il 31enne è invece poi nuovamente peggiorato e si è spento nel pomeriggio di mercoledì 8 maggio, ora statunitense. Sull'incidente, le informazioni restano vaghe, ma la famiglia Drago ha deciso di assumere un avvocato e un investigatore privato per fare chiarezza sull'accaduto.

«Come vapore, che appare e scompare»

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Durante la celebrazione, come riportato da Prima Treviglio, il parroco ha sottolineato: «Tutte le capacità che abbiamo, le risorse, l'entusiasmo, la giovane età, le possibilità di scelta enormi che ci vengono offerte e vendute gratis, ma che poi ci richiamano e ci chiedono il conto, il coraggio e la voglia di nuove esperienze che tanti di noi portano dentro e che riescono anche ad esprimere e concretizzare, non devono rallentare i nostri percorsi, le nostre scelte di vita... Anche queste cose vanno inquadrate nella condizione umana, che non è quella di iron man, l'uomo d'acciaio, del voglio, posso e comando ma, come dice l'apostolo Giacomo, come quella del vapore che appare in un istante e poi scompare».

Il ricordo delle maestre

Alla fine della cerimonia funebre, sull'altare sono salite due maestre che hanno letto un commosso messaggio d'addio: «Carissimo Kevin - ha letto una di loro - ti abbiamo conosciuto a scuola, bambino sorridente, dolce, generoso, dallo sguardo vivace, dall'intelligenza curiosa. Qualità che ti hanno portato a voler scoprire nuovi mondi dove vivere, lavorare, apprendere. Nella tua continua ricerca, in questi tuoi giovani anni, hai seguito con tenacia la tua aspirazione ad affrontare situazioni sempre nuove. Mentre lasciavi tracce generose in molte strade del mondo, coglievi nuove esperienze, nuove bellezze: da queste hai attinto la tua felicità. Noi ora, insieme ai tuoi amici e ai compagni di scuola, a tutti coloro che come noi ti hanno conosciuto, apprezzato ed amato, preghiamo per te, per il tuo amico Giuseppe, per i vostri familiari, perché trovino consolazione ora e sempre. Ciao Kevi».

Mentre il feretro veniva caricato sul carro funebre, la sorella di Kevin, Valentina, ha lasciato volare in cielo due palloncini bianchi e uno azzurro a forma di cuore. Lungo la via, gli amici hanno attaccato uno striscione nerazzurro che recita: «Neanche il cielo ci può dividere: Beppe e Kevin sempre con noi». Intorno, i tanti partecipanti presenti al funerale e sul sagrato si sono scambiati abbracci e pacche sulle spalle, tra occhi rossi e alcuni ancora increduli. Quella di Kevin e Giuseppe è una tragedia difficile da accettare.

 

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