Vittime del Covid, domani le prime 50 denunce: «Speriamo che Mattarella riceva i parenti»
Il Capo dello Stato sarà a Bergamo il 28 giugno, in occasione della Messa da Requiem di Gaetano Donizetti in ricordo delle persone morte a causa del Coronavirus
Il prossimo 28 giugno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà a Bergamo in occasione della Messa da Requiem di Gaetano Donizetti in ricordo delle persone che sono morte dopo aver contratto il Coronavirus. La speranza del comitato “Noi denunceremo – Verità e Giustizia per le vittime di Covid-19” è che, nell’occasione, il Capo dello Stato possa incontrare anche i partenti delle vittime. «Sarebbe un riconoscimento per quello che stiamo facendo - ha dichiarato Consuelo Locati, avvocato alla guida del team di legali del comitato -, ovvero dare voce a persone che chiedono semplicemente la verità».
Nel frattempo, nella mattinata di mercoledì 10 giugno in piazza Dante, sede della Procura della Repubblica, si svolgerà il “denuncia day”: i rappresentanti del comitato (costituitosi a partire dall’omonimo gruppo nato su Facebook) consegneranno ai magistrati bergamaschi le prime 50 delle oltre 200 denunce raccolte attraverso le testimonianze dei familiari delle vittime. Le denunce riguardano soprattutto la mancata informazione dei pazienti e dei parenti rispetto ai rischi legati all’infezione, ma anche l’assenza di dispositivi di protezione individuale nelle strutture sanitarie, le carenze di una gestione efficace e tempestiva dei pazienti Covid a domicilio sul territorio, e la mancata istituzione di una zona rossa in Valle Seriana.
«Qualcuno ci deve spiegare perché a Codogno con un contagiato è stato chiuso l’ospedale e pochi giorni dopo è stata istituita la zona rossa in tutto il basso Lodigiano, mentre in Valle Seriana questo non è stato fatto», ha detto Luca Fusco, presidente e fondatore del comitato.