il caso

Inchiesta sull'accoglienza dei migranti a Bergamo: archiviata la posizione di 56 indagati

Il Gip ha accolto la richiesta del pm, che ha evidenziato come non ci siano elementi sufficienti per sostenere le accuse

Inchiesta sull'accoglienza dei migranti a Bergamo: archiviata la posizione di 56 indagati
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Capitolo Covid a parte, al centro della cronaca giudiziaria bergamasca (e anche di quella politica) nell’ultimo anno è finita più volte anche la cosiddetta inchiesta sui migranti. Un’indagine complessa, che ha provocato un vero e proprio terremoto nel mondo dell’accoglienza dei richiedenti asilo in città, ma nell’ambito della quale il giudice per le indagini preliminari Lucia Graziosi ha chiesto l’archiviazione a carico di 56 indagati.

La notizia è riportata da BergamoNews. Il giudice avrebbe accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero Fabrizio Gaverini, che ha evidenziato come, al termine delle verifiche svolte dagli inquirenti, non ci siano elementi sufficienti per avanzare accuse nei loro confronti.

La Procura aveva notificato l’avviso di chiusura delle indagini a carico di 35 persone e a gennaio padre Antonio Zanotti, il frate ritenuto essere il vertice della rete costruita per truffare lo Stato sfruttando i richiedenti asilo, aveva patteggiato una condanna a 4 anni.

Con lui, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato avendo percepito oltre 126 mila euro di rimborsi gonfiati, avevano patteggiato anche la presidente della cooperativa Rinnovamento Anna Maria Preceruti e l’economo Giovanni Trezzi. Entrambi erano stati condannati a 3 anni e 9 mesi (Preceruti a 3 anni 9 mesi e 20 giorni per l’esattezza).

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