la tragedia

Incidente di Pasquetta a Bianzano: dimesso uno dei motociclisti, più gravi le due donne

Una donna è ricoverata in terapia intensiva all'ospedale Papa Giovanni XXIII con fratture in diverse parti del corpo, l'altra è stata trasferita al centro grandi ustionati Verona

Incidente di Pasquetta a Bianzano: dimesso uno dei motociclisti, più gravi le due donne
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L’urto, accompagnato dalla sensazione di essere stato toccato sul braccio sinistro e, infine, la carambola in aria insieme alla moglie, ma nessun sorpasso azzardato. È il ricordo che Gian Filippo Fapanni ha affidato al figlio Marco dal letto dell’ospedale Papa Giovanni in cui è ricoverato.

Gian Filippo è uno dei motociclisti che a Pasquetta è rimasto coinvolto nel tragico incidente stradale avvenuto a Bianzano, costato la vita alla coppia di amici Maria Luisa Bonomi e Giampietro Beltrami, di Gazzaniga. L’uomo e la moglie Flavia Ronzoni erano in sella a una Kawasaki, la prima ad essere coinvolta nello scontro. La terza coppia di centauri è composta da Gualtiero Beltrami (detto Walter), fratello della vittima, e dalla moglie Antonella Palazzi, di Fiorano al Serio. La comitiva, partita da Gazzaniga, conosceva bene la strada ed era diretta al lago d’Endine per una gita.

Fapanni, come raccontato dal figlio Marco a L’Eco di Bergamo, si trova in stato confusionale e nello schianto si è fratturato diverse ossa nella parte sinistra del corpo; la moglie è ricoverata in terapia intensiva all'ospedale Papa Giovanni XXIII con fratture alle costole, a una mano e a un piede; entrambi a detta dei medici sarebbero fuori pericolo.

Restano gravi anche le condizioni dell’altra donna rimasta ferita nell’incidente, Antonella Palazzi, rimasta ustionata alla gamba destra, all’addome e al fianco destro; trasportata inizialmente agli Spedali Civili di Brescia è stata trasferita al Centro grandi ustionati di Verona, dove verrà operata. Suo marito Gualtiero, invece, rimasto ustionato superficialmente è stato dimesso dall’ospedale dopo essere stato medicato e aver ricevuto sette punti di sutura su un dito.

Gian Filippo Fapanni non ricorda molto dell’incidente, se non di essere stato colpito e di non aver fatto manovre o sorpassi azzardati; precedeva la Ducati guidata da Gualtiero Beltrami e lo scooterone Kymco con a bordo le due vittime. Secondo quanto raccontato da Gualtiero, la Kawasaki e l’auto coinvolte nella carambola si sarebbero avvicinate alla striscia centrale che divide le corsie prima di toccarsi. Poi l’auto sarebbe finita contro le altre due motociclette.

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